Le ombre del cigno

Le ombre del cigno di Mary Lin

Le ombre del cigno

Titolo: Le ombre del cigno
Serie: Stand Alone
Autore: Mary Lin
Genere: Dark Romance
Narrazione
: Prima persona, pov alternato
Tipo di finale: Concluso
Data di pubblicazione: 21 Ottobre 2019
Editore: Self Publishing
Trama: “Ho imparato a non accontentarmi e, se dovessi cadere, semplicemente mi rialzerò. La vita non va sprecata a fissare un pavimento.”

Maya ha giurato a se stessa che sarebbe stata libera.
Nessun limite, nessun legame.
Una vita senza rimpianti e alle sue condizioni.
Almeno fino a quando gli occhi di uno sconosciuto non la riportano al passato, scavandole dentro e facendole provare emozioni che non sentiva da tempo.
Lui la attrae. La confonde. E Maya lo desidera intensamente.

 “I capelli neri gli ricadono sugli occhi, che vorrei liberare per scrutare al loro interno e riempirmi dell’emozione che mi provocano: quella di risentire al mio fianco un amico perso.”

Ma dal passato riaffiora anche una minaccia.
Braccata, Maya compirà scelte destinate a cambiarle il corso della vita e che la condurranno in un viaggio verso una meta ignota.
Lui è enigmatico, scostante, pericoloso.
Lei non poteva saperlo, ma era già sua.

Casa è il posto in cui braccia ti riscaldano nei giorni innevati e baci ti accendono il cuore. Casa è dove un sorriso cancella il passato e parole sussurrate cullano le notti. Casa è il posto in cui due anime formano assieme un unico cielo stellato.

Lo scorrere del tempo è relativo, non trovate? Gli anni passano e nemmeno ce ne accorgiamo, ogni giorno è uguale al precedente. Altre volte, invece, lo scorrere del tempo lo sentiamo sulla pelle, dentro di noi. Questo è il caso di Maya, una ragazza che aveva tutto, viveva una vita privilegiata e si è vista sottrarre ogni cosa all’improvviso, quando era solo un’adolescente. E, da quel momento, la sua vita è cambiata per sempre.

Sono passati sette anni da quel giorno, sette anni in cui il dolore e la perdita le hanno fatto compagnia, sono diventati parte di lei, perché dimenticare è impossibile.
Vive una vita alle sue condizioni, è padrona di se stessa e, anche se non ha molto, ciò che possiede deriva dalla sua fatica e dal suo sudore, dal suo impegno e dalla costanza – ma possiamo chiamarla anche testardaggine – che la contraddistinguono.
Molte cose possono cambiare in sette anni, ma non questo tratto di Maya. È maturata, è cresciuta, ma la sua caparbietà – al limite dell’essere semplicemente viziata – è qualcosa che si porterà sempre dentro, qualcosa che faceva uscire di testa ogni persona del suo passato, qualcosa che un fantasma della sua vita amava.

Aveva promesso a se stessa che non si sarebbe mai legata a qualcuno, ma l’incontro con Samael potrebbe seriamente compromettere tutto ciò per cui ha lavorato così duramente.
L’uomo la attrae come una falena con la luce. C’è qualcosa nel suo sguardo, nelle sue movenze e parole che attira Maya, che le fa provare qualcosa che pensava non avrebbe provato mai più: la passione.

Da quel giorno di sette anni prima, la ragazza è semplicemente sopravvissuta, senza appassionarsi a nulla, troppo impegnata a salvaguardare se stessa per permettersi di vivere davvero.
Ed ora, a causa di quest’uomo, qualcosa cambia dentro di lei: vuole di più.
Gli occhi e i capelli di Samael, così simili a quelli del fantasma che la tormenta.

Samael è arrivato come fumo nella mia vita, e come fumo sembra svanito. Non dovrebbe importarmi, ma… non mi spiego come possa aver lasciato un’impronta così profonda dentro di me, anche se avrei dovuto immaginarlo: se un uomo consistente come Samael sfiora la tua pelle, una volta che ti lascia andare si prova soltanto vuoto.

I ricordi di qualcuno che ha perso, però, non saranno l’unica cosa a farle visita. Ciò che Maya pensava di essersi lasciata alle spalle non si è dimenticato di lei.

Il passato è tornato a bussare alla sua porta, armato e pericoloso, letale, per riprendersi qualcosa che gli è stato sottratto sette anni prima. Per vendicarsi.
E Maya è il centro di tutto.
Come può volere di più con Samael, quando tutto ciò che la circonda è destinato a finire in un bagno di sangue?

Solitamente chi legge Dark Romance sa di aspettarsi un certo tipo di libro.
Le ombre del cigno è stato inaspettato.
Avete presente quando tutto ciò che vi circonda è pace e calma, ma sapete che succederà qualcosa che distruggerà l’apparenza? Ecco, più o meno è così che mi sono sentita io durante la lettura.
Un inizio quasi tranquillo, un po’ complicato ma sereno,che non è altro che la quiete prima della tempesta. Una tempesta che, quando si è scatenata, mi ha portata totalmente dentro alla storia, facendomi provare quel nervosismo tipico dell’ansia. Non sapevo cosa sarebbe successo, l’unica cosa di cui ero consapevole era che avrebbe fatto male.
E così è stato.

Se qualcuno si è scavato la fossa quella sono io. {…} mi avrà pure minacciata di gettarmi da una rupe, ma sono stata io a portarmi sull’orlo del baratro.

Maya non immagina minimamente cosa si abbatterà su di lei, cosa dovrà passare e sopportare.
Non immagina che dovrà rinunciare a tutto quello per cui ha lottato e ha conquistato nel corso di questi sette anni.
Così come non immagina quanto potente possa essere la paura, quanto possano essere dolorosi i ricordi.
Le ombre del cigno è il titolo perfetto per rappresentare l’essenza di questa storia.
Maya, quando era solo una ragazzina, è stata definita un cigno.
E ora quelle ombre sono tornate per tormentarla, per distruggerla.
Le ombre del cigno è Maya, la sua storia, il suo passato e il suo futuro.
Tutto gira attorno a lei, qualcosa che non ha mai chiesto ma che è obbligata ad affrontare.

Allora non lo sapevo; soltanto col tempo compresi che aveva riprodotto una vera costellazione sul soffitto della mia camera da letto. Quella del Cigno, che si avrebbe legati senza via di scampo. Quella che segnò sia me sia lui.

Lo stile di Mary Lin non è cambiato nel corso degli anni, è solo migliorato. Riesce a farti sentire sulla pelle ogni brivido, riesce a farti provare le farfalle nello stomaco, il dolore e la sofferenza, la speranza e la rassegnazione. Quello che provano i protagonisti sei costretto a provarlo tu stesso, non hai via di scampo.
Puoi arrabbiarti, imprecare, voler scappare e salvarti dall’oscurità, ma sottrarsene è impossibile durante la lettura.
Io stessa non ne sono uscita illesa dalla lettura di Le ombre del cigno.

Potrei raccontarvi di aver amato tutto di questo libro, ma sarebbe una menzogna.
Inizialmente Maya mi è piaciuta, poi volevo prenderla a schiaffi, poi urlarle contro e infine abbracciarla, trasmettendole il calore di cui aveva bisogno. Sono persino arrivata a provare una specie di stima nei suoi confronti, per la forza interiore che possiede.
Sul protagonista maschile non dirò nulla, dovete vivervelo attraverso le pagine, perché provare a spiegarvi quanto sia affascinate e contorto, sarebbe impossibile. È un uomo spezzato, coerente con l’ambiente in cui è cresciuto. Lui è apparentemente un uomo tutto d’un pezzo, ma sotto la maschera le sue cicatrici sono incurabili.

Sono io lo stupido, che non appena la vedo così fragile, indifesa, dentro di me irrompe l’istinto di volerla proteggere. Sono io lo stupido, perché, sebbene conosca la sua natura superficiale e strafottente, la voglia di stringerla mi sfrigola nelle vene. Sono io stupido perché la odio tanto quanto la amo.

Proprio per questo motivo consiglio Le ombre del cigno a chi ama e legge il genere, a chi è capace di lasciare il proprio giudizio da parte, consapevole che è un’opera di fantasia e non realtà. Consiglio questo libro ai possessori di stomaco d’acciaio che amano l’oscurità e l’amore che nasce in quella zona d’ombra che viene chiamata “amore malato”.

 

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