Matrimonio d'interesse

Matrimonio d’interesse di Marilena Boccola

Matrimonio d'interesseTitolo:​ Matrimonio d’interesse, Collana DriEditore Historical Romance (vol.17)

Serie:​ Stand Alone

Autore: Marilena Boccola​

Genere:  Regency​

Tipo di finale: concluso​

Narrazione:  Terza persona​

Data di pubblicazione:​ 23 settembre 2019

Editore:​ Dri Editore

TRAMA:

«Posso sapere cosa ci fate qui?» si decise a chiedergli, esasperata.

«Davvero non lo indovinate?» Mio dio!

Quando le rivolgeva quell’espressione da canaglia, non sapeva dire se avrebbe voluto cancellare il suo sorriso sornione a forza di sberle o a furia di baci.

Lady Charlotte Ashcroft non ha mai avuto alcuna intenzione di sposarsi.

Tuttavia la strada della giovane s’incrocia con quella di Thomas Francis Stuart, Duca d’Arcy, irriverente libertino sull’orlo della bancarotta a causa del gioco e delle donne, vizi ai quali è notoriamente dedito.

Quale migliore occasione per quest’ultimo, per risanare le proprie finanze e garantire un erede alla casata, se non quella di sposare l’esuberante e attraente Baronessina ?

L’antipatia di Charlotte verso Thomas è intensa e istintiva, quasi quanto l’attrazione che suo malgrado prova nei confronti del Duca.

Un corteggiamento serrato, sfrontato, appassionato… ma Charlotte non è certo il tipo da lasciarsi intrappolare anche se, si sa, l’amore può nascondersi ovunque. A volte anche sotto le apparenze di un mero matrimonio d’interesse…

Dopo averci deliziato con le splendide atmosfere, fortemente Austeniane, del suo primo regency Matrimonio d’Onore, un successo incredibile di critica e di pubblico, in questo spin-off Marilena cambia leggermente registro.

Lo fa con maestria e ci regala un nuovo storico sempre ricalcante l’ambientazione e il mood del precedente, questa volta con una vena piccante e ironica in più. Nemmeno troppo velata. Stiamo a vedere se vi piacerà anche questo! 

                                                                    

Marilena Boccola, già​ in Matrimonio d’Onore, ci aveva fatto conoscere i protagonisti di questo nuovo regency e le scintille provocate dal combattuto rapporto tra Charlotte e Thomas, che in Matrimonio d’interesse si trasformano in una vera e propria appassionate esplosione.

Lady Charlotte Ashcroft,​ figlia del Barone Ashcroft, si trova a Londra insieme alla sorella Esther, ospite della zia paterna. Quest’ultima ha ricevuto l’incarico, proprio dal fratello, rimasto purtroppo vedovo, di trovare un marito alle sue nipoti, che sia degno del loro rango.

Mentre Esther, non desidera altro che trovare marito ed avere dei figli, invece Charlotte non ne vuole proprio sapere.

« “Se penso che quasi tutte le mie coetanee hanno già almeno due figli” stava dicendo sua sorella. “Quelle che non sono morte di parto!” ribatté prontamente con il cinismo che la contraddistingueva.

“Devi ammettere che, in un matrimonio, la parte peggiore tocca sempre a noi donne io non voglio avere figli e per questo credo che non mi sposerò nemmeno.”

Ecco, l’aveva detto. Non era sua intenzione dividere la propria vita con un uomo che l’avrebbe trattata come una sorta di cameriera, disposta a scaldargli il letto e a sfornare un figlio dopo l’altro al solo scopo di tramandare il nome di famiglia.»

Lei odia tutte le regole imposte dall’etichetta, gli ambienti formali frequentati dall’aristocrazia e non sopporta l’enorme divario esistente tra le varie classi sociali.

Considera di fondamentale importanza solo due cose: la sua indipendenza ed i libri che tanto ama leggere e che ogni tanto, si cimenta a scrivere.

Lord Thomas Francis Stuart, settimo​ Duca d’Arcy e nipote di Edward Fitzwilliam, cadetto del Marchese di Winchester, ha 25 anni e dimostra continuamente di essere uno scapestrato dedito solo alle donne.

Tutte, senza distinzione e, sempre una diversa:  nobile e libera,  sposata ma senza pudore ed anche prostituta da bordello.

«“Oh, andiamo, Edward! Non vorrai privarmi dei pochi piaceri che mi sono rimasti nella vita.” “E quali sarebbero, alla tua veneranda età, se è lecito saperlo?” “Il gioco e le donne, naturalmente! Non proprio in questo ordine” ridacchiò, soddisfatto.

Quanto si divertiva a provocare suo zio! “Niente di nuovo, dunque. Ma fai attenzione, mio caro; in questo modo stai dissipando tutti i tuoi averi e ben presto ti ridurrai sul lastrico.

Purtroppo, non basterà il tuo titolo a salvarti dalla rovina, tanto più che mi sembra tu abbia dimenticato la promessa fatta ai tuoi genitori e cioè che il Ducato, un giorno, avrebbe avuto un erede.”»  

Le donne non sono il suo unico vizio e spesso si dedica al gioco delle carte sperperando senza controllo il proprio patrimonio. Una vita dissoluta che sta mettendo a rischio le sorti del suo ducato.

Suo zio Edward, per rimetterlo sulla retta via, cerca di convincerlo che, l’unica soluzione, è il matrimonio con una donna provvista di un adeguato titolo nobiliare e, soprattutto, di una cospicua dote, in grado di risanare le sue finanze e di garantirgli un erede.

Una serie di coincidenza mettono sulla stessa strada i due protagonisti che, costretti dagli eventi, si trovano a rivedere le loro priorità.

Durante il loro primo incontro ufficiale, all’Almack’s​ Assembly Rooms, Thomas è ben consapevole di chi sia la Baronessina; sa che non è la prima volta che si vedono e che il destino – o forse, per lui stesso – ha individuato in lei, bella, attraente e indomita, la soluzione a tutti i suoi problemi – sempre che, non rappresenti, invece, la sua rovina-.

Matrimonio d'interesse

« “Per fartela breve, ho chiesto la mano della Baronessina” rivelò con studiato candore. “Thomas, no!” “Edward, sì, invece!” gli fece il verso, divertito. “Non ti sembra un buon modo per prendere due piccioni con una fava? Una ricca dote e un futuro erede.”»

Charlotte, invece, non ha ancora capito chi si cela davvero dietro il bellissimo viso d’angelo che appartiene a quel duca.

Il sorriso irriverente, l’aspetto troppo aristocratico, l’atteggiamento arrogante ed impertinente e per finire la reputazione da diavolo, sono tutte caratteristiche che la attraggono e la respingono allo stesso tempo.

Comunque, ancora ignara dei progetti e delle mire che egli ha su di lei, ha già ben chiara una cosa soltanto: non c’è proprio da fidarsi!

«Non poteva restare un minuto di più in sua presenza: l’aroma maschile di tabacco e colonia che emanava la confondeva come non le era mai capitato, così come la solida prestanza del suo corpo, troppo vicino, contribuiva a farle perdere la lucidità mentale.»

In verità, già da quasi sconosciuti, la chimica e l’affinità tra di loro è immediata, e nonostante entrambi cercheranno, sino alla fine, di non arrendersi all’evidenza, sarà difficile nascondere quello che provano l’uno per l’altra.

Tra inviti, corteggiamenti, incontri e scontri, equivoci, incomprensioni e sviluppi imprevisti, un “Matrimonio d’interesse” racchiude una coinvolgente storia d’amore.

La capacità descrittiva di Marilena Boccola, delizia il lettore, trasportandolo, mente e cuore, in quel particolare ed affascinante contesto narrativo.

Attraverso una scrittura ricercata ma sempre fluida, i dettagli dei paesaggi, le percezioni sensoriali date dalla natura che circonda i personaggi e per finire l’analisi dei pensieri elaborati da ognuno di loro, affascinano, rapiscono ed emozionano.

I riferimenti storici, le citazioni di importantissime opere letterarie del periodo, che vengono inseriti, quasi con nonchalance, all’interno della storia, non distraggono dal filone narrativo, ma anzi, mettono in luce il lavoro di ricerca e di contestualizzazione affrontato, prima di intraprendere la stesura di “Matrimonio d’interesse”.

Marilena Boccola, ripercorrendo le vicende di Esther e Edward, ma mettendo a fuoco quello che riguarda i nuovi protagonisti, raggiunge due obiettivi: appassiona maggiormente il lettore che ha già letto il precedente libro, e incuriosisce inevitabilmente chi, invece, non ha ancora conosciuto la storia precedente.

Una scelta coraggiosa dell’autrice, che avrà sicuramente incontrato degli ostacoli nella sua realizzazione, soprattutto nel non far trapelare troppe informazioni sul libro “fratello”, ma che, è stata gestita con incredibile maestria, coerenza e ed efficienza.

Un regency che si discosta leggermente dagli altri del suo genere, perché l’ironia – caratteristica normalmente predominante – pur essendo presente, viene offuscata dalla passione e dal trasporto emotivo e fisico di Charlotte e Thomas.

La loro attrazione non lascia spazio a nessuna regola dettata dall’etichetta, in “Matrimonio d’interesse” non mancano dettagli e particolari di ciò che succede quando si chiude la porta della camera da letto. Descrizioni che, se palesate e rese note avrebbero sicuramente  scandalizzato e sconvolto il Ton.

Un libro, che non potete rifiutarvi di tenere tra le mani, magari mentre sorseggiate un buon tè.

Del resto, come dice la famiglia Ashcroft, il motto è sempre lo stesso:  

«Non si può rifiutare l’invito di un Duca»​.

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