Copenhagen Cafè

Copenhagen Cafè di Julie Caplin – Review Party

Copenhagen Cafè di Julie Caplin

Copenhagen CafèTitolo: Copenhagen Cafè
Titolo Originale: The Little Café in Copenhagen
Autore: Julie Caplin
Traduzione a cura di: Agnese Blasetti
Serie: Romantic Escape #1
Genere: Contemporary Romance – Autoconclusivo
Narrazione: Prima persona, POV femminile (Kate)
Tipo di Finale: Concluso
Editing: Impeccabile
Data di pubblicazione: 16 gennaio 2021
Editore: Harmony – HarperCollins Italia
Trama:

Benvenuti nel piccolo cafè dove il profumo di cannella riempie l’aria e la cioccolata calda è liscia come seta.

La vita di Kate Sinclair, giovane PR londinese, è esattamente come l’aveva desiderata: successo, glamour e un fidanzato affascinante. Almeno finché lui non la pugnala alle spalle, soffiandole la promozione. Kate, con il cuore spezzato, mette in discussione tutto e lascia Londra per Copenhagen. Lasciatasi alle spalle il traffico dell’ora di punta e le nottate in ufficio, scopre un nuovo stile di vita fatto di dolci speziati, morbide cioccolate calde e candele profumate che scaldano il cuore insieme ai sorrisi di uomini alti e meravigliosi. Chissà che in uno di quei cafè non vi sia anche il segreto per la felicità e l’amore…

Temi Affrontati – Spoiler - Copenhagen Cafè –

Hate to Love – Inganni – Segreti –

[riduci]

Copia ARC inviata gratuitamente dalla HarperCollins Italia in cambio di una recensione onesta e sincera

 

Buongiorno Colours, il romanzo di cui vi parlo oggi è il primo capitolo di una serie di autoconclusivi davvero molto divertente e con un’ambientazione da favola.

Sto parlando di Copenhagen Cafè di Julie Caplin edito Harmony – HarperCollins Italia.

Copenhagen Cafè parla di un viaggio, un viaggio verso la felicità o meglio, verso la nazione più felice al mondo: Copenhagen.

Cosa potrebbe avere in comune una giovane PR di Londra con la capitale della Danimarca?
Beh, per scoprirlo non vi resta che proseguire nella lettura e lasciarvi catturare da questa storia.

Kate Sinclair è una giovane PR della Machin Agency, una delle agenzie di pubblicità più famose di Londra.

Adora il suo lavoro, è seria, puntuale e affidabile, tanto affidabile da essere sicura che, ben presto, le verrà assegnata la promozione a senior manager che tanto desidera e che potrebbe risollevare la sua precaria situazione economica.

Ma, quando questa, le viene soffiata proprio dal collega con cui ha una storia, tra l’altro grazie ad un’idea che lei gli ha raccontato in un momento di intimità, il mondo le crolla addosso.

Due cose mi rimanevano indigeste. Uno: che lui non aveva mai fatto cenno al suo interesse a una promozione; due: la geniale idea di una app per la nuova campagna per i prodotti per la pelle che, guarda caso, era mia.

Risollevarsi non è semplice ma, quando meno se lo aspetta, un nuovo cliente chiede la sua collaborazione o meglio, quando quest’ultimo chiede un appuntamento immediato, lei è l’unica disponibile ad ascoltarlo.

Lui è Lars Wilder, un imprenditore danese che, attraverso il suo nuovo centro commerciale, desidera portare la filosofia Hyggie nel cuore di Londra ma, per poterla apprezzare al meglio e, avere un assaggio del loro stile di vita, esige che, Kate e sei giornalisti, si rechino lì dove tutto nasce: Copenhagen.

Mettere insieme sei giornalisti disposti ad allontanarsi da Londra per cinque giorni non è semplice soprattutto se uno di questi, Benedict “Ben” Johnson, si dimostrasse subito scontroso e ostile, maleducato e poco collaborativo e questo, in soli cinque secondi trascorsi al telefono.

«Salve, sono Kate Sinclair della Machin Agency. Sono…» «Ha cinque secondi.» L’ostilità era chiara. «Scusi?» Scioccata, non riuscivo a credere che l’avesse detto sul serio. «Quattro.»
«Chiamo per sapere se potrebbe essere interessato a un viaggio stampa a Copenhagen, per scoprire perché la Danimarca è considerata la nazione più felice del mondo. Sarà un viaggio di una settimana che toccherà diverse destinazioni e visiteremo l’Istituto danese della Felicità.» «No.» E mi riattaccò in faccia.

Riuscirà Kate a convincerlo?

Forse, Kate no! Ma, grazie all’intercessione del proprietario della testata in cui questo lavora, durante una serata di gala, potrebbe aprirsi uno spiraglio.
Non solo, la bella Cenerentola, in uno scenario da favola, potrebbe incontrare un principe azzurro sconosciuto, dolce, galante e che le faccia perdere la testa, anche se per una sola notte.

Ma che mi aveva preso? Mi ero fatta trascinare dal momento e dalla voglia di giocare alla donna vissuta. Non ero il tipo da rimorchiare sconosciuti, meno che mai principi azzurri. Non avevo tempo per una relazione; avevo degli obiettivi, degli impegni. L’istinto mi diceva che quel misterioso sconosciuto era una minaccia troppo grande. 

Kate però non è Cenerentola e, senza lasciare una scarpetta di cristallo o numero di telefono fugge dal suo principe senza identità né nome.

Ma se, il destino lo rimettesse nuovamente sulla sua strada?
E se, quello che all’apparenza sembrava un principe si rivelasse un Orco?
Beh, forse passare cinque giorni insieme nella patria della felicità potrebbe trasformarsi in un vero ed enorme incubo, che dite?

«Cenerentola!» disse. «Cosa ci fai qui?» Posò la valigia sul nastro trasportatore mentre il tipo ci appiccicava sopra un’etichetta e gli ridava il passaporto. «Benedict Johnson. Ben.»
Com’era possibile che il principe azzurro e Benedict Johnson fossero la stessa persona?

Ma, per scoprire come si evolverà la loro storia, l’unica cosa che vi resta da fare è lasciarvi catturare dalle pagine di Copenhagen Cafè.

Copenhagen Cafè

Attraverso le pagine di Copenhagen Cafè, Julie Caplin, ci conduce in un’ambientazione da favola dove tutto profuma di dolci alla cannella appena sfornati e cioccolata calda, dove candele sfavillanti donano calore e accoglienza, amore e genuinità.

Copenhagen, insieme a Kate sono le protagoniste indiscusse di questo romanzo che si legge in un soffio, non solo per la sua leggerezza ma anche per la sua semplicità.

Il tema Hyggie si respira attraverso le pagine e una volta terminate, desidererete anche voi rimodernare la vostra casa per renderla più accogliente e famigliare, io, ho acceso candele ovunque, riempito vasi di fiori freschi e cercato, con pessimi risultati, di riprodurre le ricette gustate in quel piccolo Cafè di Copenhagen.

«Ma cos’è di preciso? A parte accendere candele e comprare costosi scialli di cachemire.» Eva gli sorrise. «È apprezzare le piccole cose della vita, come portare a casa un dolce dopo il lavoro, fare il caffè e goderselo fino all’ultimo sorso.» Fece una pausa per poi aggiungere con uno scintillio negli occhi: «E senza sentirsi in colpa per le calorie». «Mangiare dolci senza calorie mi renderebbe davvero felice» disse Sophie facendo ridere tutti.

A rallegrare l’esperienza metteteci anche sette protagonisti incompatibili tra di loro, uno l’opposto dell’altro e costretti a relazionarsi e a dover passare del tempo insieme ed il gioco è fatto.

Se Kate è la protagonista, Eva, Avril, Fiona, Sophie, David, Conrad e Ben sono delle degne spalle atte a far decollare non solo l’ansia e le preoccupazioni dell’organizzatrice del gruppo stampa, tramutandolo in una gita scolastica, ma anche, in una nuova e profonda amicizia destinata a proseguire una volta terminato il viaggio.

Potrei definirlo un gruppo di adulti mattacchioni e combina guai ma fondamentali per rendere unica una trama già perfettamente riuscita.

La storia d’Amore è solo un di più, in un romanzo che avrebbe funzionato già di per sé perfettamente grazie ovviamente, alla sua ambientazione e alla filosofia dei suoi abitanti.

«Sai cosa mi ha fatto più male?» chiese con una voce bassa e tesa. Scossi la testa in silenzio, e il rimpianto si fece più acuto a quelle parole penetranti e sincere. «Quello che non hai capito…» Mi fissò. «E non mi hai mai dato la possibilità di dirti…» Non riuscivo a respirare sotto l’intensità dei suoi occhi. «… che mi sono innamorato di te.»

Grazie a Copenhagen Cafè, Julie Caplin, ci ha permesso di scoprire il fascino romantico di questa capitale e di scoprire il vero significato dietro il concetto della filosofia Hyggie.

Insomma, che altro dire di Copenhagen Cafè, forse se ve lo consiglio?

  • Amate le ambientazioni da favola dove colori, profumi e sapori la fanno da padrona.
  • Cercate una storia romantica e sofferta con due protagonisti segnati dalle relazioni passate.
  • Adorate lasciarvi coccolare dai libri come delle soffici calde coperte nelle gelide sere invernali.

Beh, se avete risposto di sì a tutto, l’ultima cosa che vi resta da fare è fare click QUI per acquistare la vostra copia di Copenhagen Cafè io, non posso fare altro che consigliarvelo.

Buona Lettura.
Un Beso

Lo sai che siamo affiliati Amazon?! Se ti piace il nostro blog e vuoi acquistare un libro clicca qui sotto sui nostri link!
Tu non spendi un centesimo in più, ma aiuti noi a crescere e ci dai la possibilità di mettere in palio i cartacei nei giveaway nel rispetto della legge! Grazie!

 

 

Link per l’acquisto di Copenhagen Cafè

Link per l’acquisto di tutti i precedenti romanzi di Julie Caplin QUI

 

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *