Parlami di un sogno

Parlami di un sogno di Charlotte Lays

Parlami di un sogno

Titolo:  Parlami di un sogno
Serie: Stand Alone, autoconclusivo
Autore:  Charlotte Lays
Genere: Contemporary romance
Tipo di finale: Chiuso
Narrazione:  Prima persona, POV protagonista femminile (Sveva)
Data di pubblicazione: 23 giugno 2020
Editore: More Stories
Trama:
Se il sogno di molte persone è riuscire a emergere e avere successo, quello di Sveva, quando inizia a muovere i primi passi nell’universo di internet, è semplicemente evadere. Evadere da una vita costellata di delusioni, da un padre che non si comporta da genitore, dalla precarietà economica in cui è costretta a vivere con sua madre e sua nonna. 

A soli diciassette anni, e con una vita monotona ad aspettarla, le è davvero difficile credere che il suo mondo possa cambiare. Tuttavia Sveva ha una passione, la moda, e due qualità rare, il coraggio e la tenacia: le sue carte vincenti. Quelle con cui parte alla volta dell’America, vivendo davvero per la prima volta. Ed emergere adesso è possibile. Ci crede davvero.
Finché non si innamora. E si perde.
L’amore è una cosa che Sveva non può proprio permettersi: non è come quello descritto nei romanzi, che riempie e annulla ogni problema, ma è sofferenza e rinuncia alle proprie passioni.
O forse no?

Finalmente, grazie alla More Stories, ritorna la mia amata autrice Charlotte Lays, con un nuovo libro, dal titolo Parlami di un sogno.

Per l’occasione è stato organizzato un Review Party e sono più che felice di prendervi parte a nome del blog.

«“Si è felici in un mondo senza sole?”»

In questo romance Charlotte Lays, accantona la sua innata ironia per raccontare, con estrema sensibilità, una storia che parla di ciò che è davvero importante nella vita.

Lottare per realizzare i nostri sogni e non smettere mai di crederci.

Nei sogni che sopraggiungono durante la notte, tutto quello che accade ci troviamo ad affrontarlo da soli.

A volte sfidiamo paure, fantasmi e persino “draghi”, altre volte riusciamo ad illuderci di raggiungere i nostri obiettivi e i nostri più reconditi desideri.

Ma quando si tratta di realizzare i nostri sogni nella realtà, è possibile gioire dei nostri successi se accanto non abbiamo le persone che amiamo?

A Sveva Tatti e Pete Sosa, El Peteño, i protagonisti di Parlami di un sogno, tocca trovare le risposta.

Sveva è una ragazza che ha sempre desiderato fuggire dalla sua situazione famigliare. I suoi genitori l’hanno obbligata ad assistere ai loro perenni litigi, a vivere in un’atmosfera sempre carica di astio e tensione, tanto da indurla a sfogare la sua rabbia su delle bambole. Le sue mani le trasformano in bambole del terrore. Ha riversato le sue frustrazioni su così tanti esemplari da averne ormai una vera collezione.

Suo padre, Pietro Tatti, l’ha sempre sminuita, facendole pesare come una colpa il suo essere nata donna, mentre lui, procuratore calcistico, avrebbe tanto voluto un figlio maschio.

Il rancore nei confronti del padre, cresciuto anno dopo anno, scoperta dopo scoperta, delusione dopo delusione, si unisce alla sua disastrosa prima volta con il ragazzo sbagliato. Tutto ciò la porta a chiudere le porte del proprio cuore a tutto il genere maschile e inevitabilmente ad odiare il mondo del calcio perché suo padre l’ha sempre amato più di quanto abbia amato lei e sua madre.

Sveva inizia a soddisfare il proprio bisogno di evasione attraverso il web. In un mondo virtuale in cui sente di essere ascoltata e ammirata e finalmente apprezzata. Una realtà da sogno dove può esprimere sé stessa che, piano piano, si trasforma in un sogno da realizzare. 

Decidere di lasciare l’Italia per trasferirsi a San Francisco non è facile, ma la determinazione e la voglia di smentire le critiche del padre, le fanno fare il grande passo.

Ma il coraggio di spiccare davvero il volo le viene dato, senza preavviso da un calciatore, incontrato in aeroporto in un momento di fragilità.

«“…oggi qualcuno ha bussato alla mia porta e mi ha regalato la forza e il coraggio di buttarmi per capire se posso volare.”»

Lui è Pete , un conoscente di suo padre, che sin dal primo istante ha la capacità di ascoltare il silenzio del suo cuore.

Anche Pete ha una storia famigliare molto triste e anche lui sta lottando per realizzare il sogno di una vita: diventare un grande calciatore.

«Sia Pete che io non abbiamo mai parlato molto di quello che il passato ci ha riservato. Siamo frutto di relazioni famigliari disfunzionali, figure genitoriali discutibili che ci hanno portato via pezzetti di noi, lasciandoci a brandelli dove serviva essere tutti interi.»

Pete, non parla molto, ma agisce e interagisce con Sveva sempre al momento giusto.

Lui, dopo tanta desolante amarezza, è la scintilla di positività capace di accendere la speranza. Grazie alla sua presenza credere nelle proprie capacità e nella concreta possibilità di essere considerata una fashion blogger di successo diventa più facile.

Ma, già dal prologo, Charlotte Lays prepara il lettore al peggio. Perché è da subito chiaro che Sveva e Pete, dovranno fare i conti con le complicazioni dell’amore a distanza.

«“L’amore è come un sogno: muore appena smetti di crederci.”»

Parlami di un sogno

Sveva inseguirà il suo obiettivo e riuscirà a coltivare la sua passione, Pete diventerà una stella del calcio. Ma come faranno a far conciliare la loro relazione con gli impegni che li tengono occupati in parti diverse del mondo?

Per essere felici a loro basterà raggiungere il sogno di avere successo nella loro professione?

Charlotte Lays in Parlami di un sogno, fornisce la risposta a questa domanda, facendo annodare lo stomaco, facendo percepire in modo straordinario tutte le emozioni che Sveva ci comunica in prima persona, ma anche quelle che Pete, tra un capitolo e l’altro, esprime con le sue brevi considerazioni e, soprattutto, attraverso i suoi gesti sempre molto significativi. 

Pete è la dimostrazione che spesso non servono tante parole se si riesce a comunicare con il cuore.

«Pete è la mia nemesi, perché parla direttamente alla parte di me che è repressa e affamata di affetto.»

Almeno fino a quando non è necessario urlare la propria insoddisfazione.

«Pete è di poche parole ma, se parla, devasta e annienta tutto con la sua cruda verità.»

Come sempre, Charlotte Lays, è dalla parte di noi donne, ma in Parlami di un sogno, ci mette anche di fronte a una verità che non può essere assolutamente ignorata se vogliamo essere veramente felici e soddisfatte.

«“Non basta il sorriso in uno scatto per rendere una persona felice. Ci sono lacrime che non arrivano mai agli occhi.”»

Per una donna affermarsi senza scendere a compromessi, dimostrare il proprio valore e le proprie capacità nel lavoro e nella carriera è fondamentale. Ma, bisogna fare attenzione, perché, se rincorrendo questi obiettivi si perde di vista l’importanza degli affetti, l’insostituibile ed essenziale bisogno di “casa”, allora, senza dubbio, si è destinati a smarrirsi e ad essere inghiottite dal buio dell’infelicità.

«Non importa COSA abbiamo nella vita, ma CHI rimane al nostro fianco durante il percorso.»

Copia ARC inviata gratuitamente dalla CE  in cambio di una recensione onesta e sincera.

 

 

 

 

 

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