Lovesong

Lovesong di Paola Garbarino

Lovesong

Titolo: Lovesong
Serie:  Stand Alone, Autoconclusivo
Autore: Paola Garbarino
Genere: Contemporary romance
Tipo di finale: Chiuso
Narrazione: in prima persona, POV protagonista femminile (Maya), solo epilogo POV protagonista maschile (Marzio)
Data di pubblicazione: 4 ottobre 2018
Editore: Self Publishing.
TRAMA
“Ogni cosa che ho fatto, ogni persona o luogo da cui sono scappata, tutti gli errori che ho commesso e le ingiustizie che ho subito, mi hanno condotta qui. E dall’altra parte del muro c’eri tu.”

Maya Parisi, scrittrice fantasy salita alla ribalta usando uno pseudonimo, è appena scappata da Londra e dalla storia sbagliata con un uomo sposato. In effetti, la fuga è ciò che le riesce meglio. L’ultima cosa che si aspetta, nel sonnacchioso paesino ligure in cui si è rifugiata per scrivere il suo nuovo romanzo, è innamorarsi dell’affascinante vicino di casa. Gay. È solo un altro dei suoi sbagli, un modo per non mettere davvero in gioco il proprio cuore, oppure è proprio quello stesso cuore ad avere ragione?

Un romanzo autoconclusivo, romantico e sensuale, dalla stessa autrice dei bestseller Amazon “Baby Don’t Cry”, “Strange Love – Per una sola notte” e “My bitter sweet symphony”, di “Non ricordo ma ti amo”, dell’intensa serie “Stars Saga” e dei fanta-romance “Il popolo dei Sogni” e “Il sangue degli Angeli”.

Copia ARC inviata gratuitamente dall’Autrice in cambio di una recensione onesta e sincera.

Paola Garbarino scrivendo Lovesong, non si è limitata a raccontare la nascita di una storia d’amore e l’incontro tra due anime affini, ma ha anche delineato, in modo straordinario, il percorso di crescita e di presa di coscienza della protagonista femminile.

Maya Parisi, ha ventiquattro anni e tante cose da perdonare a se stessa. Dopo aver troncato una relazione con George, il suo professore universitario sposato con figli, conosciuto a Londra durante un progetto Erasmus, decide di tornare in Italia e di rifugiarsi in un paesino di montagna a Torriglia, in provincia di Genova – la sua città natale -. 

Ufficialmente si isola da tutto per riuscire a portare a termine la stesura del suo nuovo romanzo che il suo editore aspetta ormai da troppo tempo. In realtà sta solo scappando dalle sue debolezze e fallimenti.

«Lui mi chiamava stella, mi aveva chiamata così dal primo momento. Ero stata la sua luce in un’esistenza con molte ombre. Ma era stato lui, soltanto lui, a non farmi brillare, a soffocare la mia luminosità.»

Maya si trova costretta a fare i conti con se stessa con i suoi limiti e le sue incapacità di prendersi delle responsabilità. 

Lei, narrando in prima persona la sua storia, in un continuo alternarsi tra presente e passato, mette a nudo la propria anima. Mostra apertamente tutta se stessa, non nasconde i suoi difetti, anzi li sottolinea e ne ha piena consapevolezza.

«Ero una stronza del genere peggiore: debole, vigliacca, narcisista. L’unica persona che amassi era me stessa, l’unica a cui fossi rimasta fedele.»

Maya è vera, umana. Ed è proprio nel suo nuovo stato di isolamento che sente, per la prima volta, il sincero bisogno di affrontare con coraggio le cose dalle quali, in passato, è sempre fuggita. 

Infatti, è sempre scappata di fronte alla possibilità di impegnarsi e alla paura di soffrire nel caso fosse stata lei ad essere lasciata. E, probabilmente i suoi fallimenti sentimentali sono legati a questo.

Ha fatto così, anche, con il suo primo amore, Filippo, detto Fil. Ha fatto soffrire proprio lui, che l’ha sempre amata, che ha fatto di tutto per rimanerle accanto, se non altro almeno come amico. E anche adesso, nei momenti più difficili, lui è sempre disponibile, nonostante la relazione importante con una ragazza di nome Caterina.

La predisposizione di Maya a buttarsi su storie impossibili trova un’ulteriore conferma quando il suo interesse si concentra sul nuovo vicino di casa. 

«Sì, doveva essere Thor, aveva pure un martello in mano, anche se lo stava usando in un modo molto umano, conficcando chiodi in una staccionata di legno.»

Marzio è il sosia del dio Thor, bello, anzi stupendo, ma ha il grande difetto di avere un figlio, Alexander e di essere già impegnato con Jeremy. 

«Il mio cervello aveva capito che era gay ma i miei ormoni no.»

Per quello che Maya ha potuto osservare, lui è gay, ma è anche una persona speciale, insegna Scienze matematiche nella scuola media del paese e fa parte della band No Filter, e soprattutto le fa battere forte il cuore, dimostrando di essere buono, generoso e disposto a tutto per rendere felici le persone che ama.

Sarebbe logico e salutare per lei distogliere da lui ogni pensiero ed evitare in qualsiasi modo di farsi coinvolgere emotivamente, ma lei vorrebbe con tutta se stessa sentirsi parte della vita di Marzio e vorrebbe essere tra coloro che ricevono il suo amore.

Maya, però, non sospetta minimamente quanto le cose tra loro possano inaspettatamente complicarsi. Proprio quando non vuole che questo accada e quando finalmente sarebbe disposta a donare totalmente il tuo cuore, capisce che a decidere per lei potrebbe essere il destino e che purtroppo potrebbe anche decidere di farle perdere tutto. 

In Lovesong, ha preso vita  un personaggio femminile pieno di sfumature, imperfetto e fragile, che, audacemente, l’autrice ci mostra senza filtri. 

Un protagonista che, all’inizio, può essere difficile apprezzare soprattutto se non si è in grado di andare oltre all’ipocrita convinzione di essere migliori di lei. 

Del resto, è molto più facile amare una protagonista che rappresenta aspettative ed aspirazioni, mentre risulta più complicato farlo con chi mette davanti, come guardando ad uno specchio, il riflesso di errori e difetti interiori.

Maya, non è certamente un concentrato di tutti gli errori che ognuno di noi è capace di fare. Infatti, ognuno fa i propri sbagli, e lei come tutti, compie i suoi. 

«…io non volevo prendermi le mie responsabilità, non desideravo mettere tutta me stessa dentro a una storia e poi, nonostante avercela messa tutta, accettare un fallimento. Preferivo che scegliessero gli altri, prediligevo infilarmi in un casino per poter poi dire che non avevo mai avuto una chance ma che vi avevo tentato. Preferivo mettere la testa sotto alla sabbia. Era come aveva detto Marzio: non potevo sopportare di sbagliare, che qualcuno mi dicesse che ero in errore. Quelle cazzo di stellette di gradimento io le avevo appuntate addosso, su tutta la mia vita, la mia persona, non soltanto sulle recensioni del mio libro.»

Proprio in questo suo percorso, di conoscenza e coscienza di sé, che si materializza ciò che di più bello , Paola Garbarino regala al lettore attraverso le parole di Lovesong.

Maya dimostra che dalle sconfitte e dalle macerie che hanno fatto morire parte del proprio essere è possibile risorgere e costruire le basi per valorizzare al meglio le cose belle della nostra vita e riconoscere quelle che ci fanno essere felici. 

«Questa era la mia nuova vita e niente me l’avrebbe rovinata, stavolta. Soprattutto non io.»

Inoltre, in questa storia, narrata con pathos e trasporto, l’amore assume un ruolo magico, che niente può contrastare. L’amore diventa artefice del destino di vite umane affini e predestinate. Di fronte al volere dell’Amore, fuggire, rinnegare e nascondersi non serve a nulla. Perché quando si ama la persona giusta, non si può far altro che rimanere e lottare per trattenerla con noi, vicino.

«“Perché se ami qualcuno non riesci a lasciarlo andare. Non se anche lui ama te. Si fanno degli errori nella vita, siamo qui apposta per farne e per imparare. Se non imparassimo, resteremmo come sassi.”»

LovesongLovesong è un libro introspettivo che contiene, tra le pagine, “quella parte di sé” che Paola Garbarino ha, inevitabilmente, lasciato tra le sue righe e nel quale hanno trovato spazio pure le sue passioni, come quella per la mitologia e la tragedia greca, l’amore per il cinema e per la bella musica.

Attraverso i suoi libri, lei esprime se stessa e le sue pagine trasmettono, per questo, emozioni pure, prive di filtri ed incredibilmente vere.

Questa Autrice ha il dono di scrivere collegando, con un filo diretto, il suo cuore a quello del lettore. Lo costringendo a leggere anche dentro se stesso ed a riflettere sulle motivazioni delle sue scelte passate, fautrici, oggi, di ciò che è.

Vi consiglio di leggere Lovesong e, se ancora non l’avete fatto, tutti gli altri libri di questa autrice appassionata ed appassionante.

«“Mi tieni con te?” sussurrai. “Solo se tu non mi lasci andare.”»

Lovesong

Lovesong

Playlist del romanzo: 

https://www.youtube.com/playlist?list=PL-QTADLvKqxDNYwk5ILkryQm8odQaTlc2

 

 

 

 

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