Il bambino della porta acconto

Il bambino della porta accanto di Shalini Boland

Il bambino della porta accanto

Titolo: Il bambino della porta accanto
Serie: Stand alone, autoconclusivo
Autore: Shalini Boland
Genere:  Thriller
Tipo di finale: Chiuso
Narrazione: Prima persona (Kirstie)
Data di pubblicazione: 14 luglio 2020
Traduzione: Raffaella Arnaldi
Numero di pagine: 260
Editore:  Hope Edizioni – Collana Hope Crime
Trama:
Kirstie Rawlings si sveglia sentendo il pianto di un bambino.

Pochi istanti dopo, una voce sconosciuta proveniente dal baby monitor dice: «Prendiamo il bambino e andiamo» facendola così piombare nel peggior incubo per qualsiasi genitore.

Qualcuno sta forse cercando di rapire Daisy, la sua bambina?

In realtà sua figlia dorme al sicuro nel suo lettino. La voce potrebbe essere giunta da una casa vicina? Non ci sono però altri bambini di pochi mesi che vivono nella sua tranquilla strada di campagna…

La polizia non le crede. E nemmeno suo marito.

Kirstie sa che c’è qualcosa che non va. Pensava di potersi fidare dei vicini, ma ora non ne è più così sicura. Mentre Kirstie scopre i segreti dei suoi vicini, la sua vita perfetta inizia a crollare.

Qualcuno nasconde un terribile segreto e farà di tutto per impedire a Kirstie di scoprire la verità. E, forse, il pericolo è più vicino di quanto Kirstie si aspetti…

Il bambino della porta accanto di Shalini Boland, recentemente pubblicato dalla Hope Edizioni, per la collana Hope Crime, è un thriller al cardiopalma.

Il nemico è subdolo, invisibile e sempre in agguato. Lui minaccia, fa agitare, tremare, terrorizzare. Ma la domanda che accompagna per tutta la lettura è: esiste davvero un nemico? 

Tra le pagine di questo thriller il lettore vivrà con completo trasporto le paure e le ossessioni della protagonista.

Kirstie Rawlings vive in un tranquillo quartiere residenziale, è una maestra di arte del liceo ma, per il momento, si trova in congedo di maternità, perché da qualche mese ha coronato il suo sogno di diventare mamma.

«Wimborne Minster è un grazioso borgo non molto lontano dalla costa e circondato dalla campagna. Tutti conoscono tutti, e il crimine è quasi inesistente.»

Dopo ripetuti aborti e gravidanze non arrivate a termine, ha la possibilità di stringere tra le sue braccia la piccola Daisy. Tutto sembra perfetto, suo marito è il ragazzo che ama da tutta la vita e finalmente possono vivere insieme le gioie di essere genitori.

Ma quanto può essere fragile la mente di una neomamma, reduce da tante perdite, che viene lasciata troppo spesso da sola ad affrontare il suo nuovo ruolo di genitore?

Ritrovarsi con la responsabilità di un essere umano piccolo ed indifeso per alcune donne, in particolari situazioni, può essere più difficile che per altre.

A volte basta un episodio a rendere insicuri e far scattare nella psiche, una serie di meccanismi di allarme, più o meno giustificato, capaci di far entrare in stallo la capacità di razionalizzare gli eventi.

Kirstie era serena, stava assolvendo al suo ruolo di madre nel migliore dei modi, fino a quando dal suo baby monitor non ha sentito le urla di un bambino e la voce di qualcuno che diceva di voler portare via un bambino.

Presa dal panico e terrorizzata all’idea che ci possa essere qualcuno nella stanza della sua bambina, cerca di farsi forza e, con il cuore in gola, raggiunge la piccola nel suo lettino. Le basta poco per rendersi conto che Daisy sta bene e che in casa non c’è nessuno. Ma lei è sicura di aver sentito delle voci che provenivano dal baby monitor. L’unica spiegazione che riesce a darsi è che sia stato captato il segnale di qualche altro apparecchio posizionato a casa di qualche vicino. Quindi decide di avvisare la polizia per cercare di mettere in guardia anche le altre famiglie del vicinato.

Il bambino della porta accantoMa nessuno, a parte lei, sembra avere un neonato in casa.

«Quella voce mi ha dato i brividi. Continuo a udirla nella mente, a ripetizione. Presto, prendiamo il bambino e andiamo. Chi era? E cosa facevano?»

Intanto suo marito, pur dimostrando di volerle stare vicino, troppo spesso si assenta da casa, sia per motivi di lavoro che per i suoi allenamenti sportivi.

Questa solitudine ed il susseguirsi di altri episodi, rendono Kirstie, sempre più insicura e spaventata. Le sue paure diventano quasi ossessioni. L’ansia ed il panico annientano la sua lucidità. 

«… ho la sensazione che qualcosa sia cambiato irreversibilmente. Che niente nelle nostre vite sarà mai più lo stesso.»

Sarebbe facile attribuire alla sua mente visionaria tutte le cose che succedono nei giorni successivi a quella notte, ma minacce e piccoli indizi, lasciano presagire che qualcosa di inquietante deve per forza celarsi dietro le mura di quelle villette apparentemente tranquille.

Quali verità si nascondono in casa propria e in casa dei vicini?

Per poter scoprire tutto, mi sembra scontato dirlo, dovete leggere Il bambino della porta accanto, ma soprattutto dovete farlo per poter percepire l’inquietante sensazione di disagio e frustrazione che solo una neomamma può provare se, come succede alla protagonista di questa storia, viene messa sotto pressione. 

Shalini Boland, ci fa provare cosa significa vivere nella paura, nella costante necessità di vigilare sulla sicurezza di un figlio piccolo che si pensa possa essere in serio pericolo e minacciato da qualcosa di oscuro e misterioso. Con questo thriller psicologico, ben strutturato, attraverso il punto di vista della protagonista, si ha modo di capire quanto possa essere difficile distinguere il pericolo reale da quello apparente soprattutto quando si è vittima di depressione, ansia e attacchi di panico.

«Cercando di riprendere contatto con il posto in cui mi trovo. Quel sogno mi ha sfasata. Devo ripetermi che sono al sicuro. A casa. Sono con la mia bimba. Niente è cambiato.»

Se soffrite di questi problemi potreste percepire qualche disagio durante la lettura, perché le sensazioni e le emozioni provate da Kirstie sono così ben descritte da apparire molto realistiche ed a tratti angoscianti. Ma se siete pronti a sfidare voi stessi pur di accompagnare Kirstie nella sua caparbia ricerca della verità, allora non perdete altro tempo e immergetevi in queste pagine ad alta tensione. Non ve ne pentirete.

Un ottimo thriller, ideale per chi ama mettere alla prova la propria capacità di analisi psicologica.

«Tutto è come dovrebbe essere. Allora perché sembra tutto così diverso?»

Copia ARC inviata gratuitamente dalla Hope Edizioni  in cambio di una recensione onesta e sincera.

 

 

 

 

 

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