I lupi alla porta

I lupi alla porta di Soren Petrek

I lupi alla porta

Titolo: I lupi alla porta
Titolo originale: Wolves at our door
Serie: #1 Madeleine Toche, autoconclusivo
Autore: Soren Petrek
Genere: Thriller Storico, Guerra
Tipo di finale: Chiuso
Narrazione: Terza persona
Data di pubblicazione: 22 aprile 2021
Numero di pagine: 250
Traduzione: Lucia Bandini
Editore: Nua Edizioni
Trama:
Gli Alleati e i nazisti ingaggiano una corsa disperata per sviluppare l’arma definitiva, mentre i razzi V-2 piovono su Londra. Madeleine Toche e Berthold Hartmann, il sicario tedesco che le ha insegnato a uccidere, sono alla ricerca della fabbrica segreta di Werner von Braun, dove i gerarchi della Gestapo costringono un esercito di schiavi ad assemblare armi, mentre fuori si accatastano sempre più cadaveri di innocenti.

Le forze terrestri degli Alleati avanzano verso Berlino strappando terreno alle SS, che difendono ogni centimetro con le unghie e coi denti.

Hartmann chiama al suo fianco Madeleine e contatta il suo vecchio nemico, Winston Churcill: ha scoperto che la fabbrica di armi è nascosta sotto il monte Kohnstein. Mentre Madeleine si ingegna per far crollare la montagna sulla testa dei nemici, Hartmann pianifica una fuga temeraria dal terribile campo di concentramento di Dora, determinato a vendicarsi contro i mostri che hanno rovinato la sua amata Germania.

Scendono in campo anche le russe Nachtlexen, le Streghe della Notte, un’agguerrita squadriglia di donne pilota, e lo scontro si fa serrato, mentre i test atomici di entrambi gli schieramenti cominciano ad avere successo.

La Germania punta verso Londra un V-2 armato con una testata nucleare, mentre gli Stati Uniti approntano una base di lancio nel Pacifico. Il destino della Seconda guerra mondiale è appeso a un filo, e con lui anche il futuro dell’umanità.

«Se Hitler avesse sviluppato quella bomba, avrebbe governato il mondo.»

Soren Petrek, grazie alla Nua Edizioni, ritorna con I lupi alla porta, il secondo volume della serie Madeleine Toche, ambientato durante il secondo conflitto mondiale.

Pur ritrovando i protagonisti del primo volume, con la loro sete di rivalsa e vendetta nei confronti dei nazisti e la necessità di lottare per la libertà supportando le forze armate degli Alleati, questa seconda parte della serie può essere letta indipendentemente da Coraggio, il primo volume della serie.

«“Se volete una sicurezza in più, lasciate in vita una guardia. Assicuratevi che veda Madeleine. L’esercito tedesco non ha dimenticato l’Angelo della Morte.”»

In tutta onestà devo dire che questa è una lettura molto forte, che non lascia spazio all’immaginazione quando si tratta di descrivere le atrocità della guerra.

Chi apre queste pagine entra in battaglia, osserva con i propri occhi le disumane condizioni dei deportati nei campi di concentramento, in particolar modo quello di Mittelbau-Dora.

«“Useremo gli ebrei. Lavoreranno giorno e notte. Troveremo una sede adatta che non richieda una spesa eccessiva per la costruzione.»

Il luogo degli orrori dove tantissimi uomini furono sfruttati e sfiniti fino alla morte per portare avanti gli scavi sotto al monte Kohnstein, per realizzare delle gallerie dove assemblare e trasportare i pericolosi razzi V-2, capaci di colpire dalle lunghe distanze il cuore delle principali città delle nazioni nemiche.

«Se Hitler poteva rimanere comodamente arroccato dietro le sue bombe, Churchill se ne rendeva conto, la guerra era praticamente persa. Dobbiamo bloccare la produzione di questi razzi, pensò Churchill. Doveva essere la priorità assoluta, e dovevano far presto.»

Il lettore si trova seduto accanto a Churchill, sente l’urgenza vissuta dai protagonisti di mettere in pratica le strategie belliche, percepisce in pieno l’ansia e l’adrenalina scaturite dal terrore che l’umanità stia andando incontro all’autodistruzione pur di non deporre le armi.

«”Se ho imparato qualcosa da questa maledetta guerra è che sembra che niente sia impossibile. Sono contento di aver vissuto parte della mia vita prima di questa guerra. Dopo tutto questo, il mondo non sarà più lo stesso.” Churchill sospirò, la cenere cadeva dal sigaro che teneva tra le dita, ma la sua attenzione era altrove. “Bombe al di là dell’oceano, cos’altro farà ora il genere umano?”»

Si assiste alle varie fasi della realizzazione di bombe dalla grande potenza distruttiva, una corsa frenetica per arrivare per primi alla costruzione della prima bomba atomica; si presenzia alle prove tecniche e di lancio, ma soprattutto, si visualizzano le devastanti conseguenze di un’insensata guerra. Una guerra in cui l’odio e la cattiveria, la follia e la malvagità, unite alla sete di potere e di ricchezza, misero fine a innumerevoli vite e distrussero tutto ciò che incontrarono al loro passaggio.

«Anche lei conosceva la morte, ma quello era qualcosa di nuovo. Qui la morte ci viveva.»

I lupi alla porta mi ha molto colpita. In una perfetta contestualizzazione storica, realtà e finzione, si miscelano dando vita a un romanzo davvero molto interessante.

«Era un vecchio lupo che aspettava di attaccare il suo nemico un’ultima volta.»

I lupi alla portaSoren Petrek, ha saputo trasmette di ogni personaggio coinvolto, reamente esistito o meno, le caratteristiche e le emozioni vissute. Questo fa entrare nel vivo della narrazione e consente di vivere sulla propria pelle ogni sensazione.

L’autore non soltanto ha il grande merito di aver scritto un libro ad alta tensione ma anche quello di averlo fatto riportando in modo puntuale ed estremamente dettagliato molte nozioni storiche. Le sue conoscenze in merito alle armi e alle risorse belliche esistenti all’epoca dei fatti sono davvero sorprendenti e degne di lode. Molto toccante, inoltre, è l’importanza che Petrek attribuisce al ruolo delle donne durante lo svolgimento delle missioni. Non soltanto per quanto riguarda il personaggio di Madaline Touche, ma anche in merito alle Streghe della notte, un gruppo di donne pilota russe del 588esimo Gruppo Bombardieri, che sono passare alla storia per il loro coraggio, le incredibili capacità in volo e l’efficienza delle loro missioni.

Un libro per gli appassionati del genere, per chi desidera approfondire alcuni aspetti sulla Seconda guerra mondiale o che semplicemente vuole una lettura in grado di suscitare reazioni forti.

Da leggere.

«Non rimase niente se non un’ombra, un ricordo sussurrato dell’inumanità umana.»

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