Caccia Fredda

Caccia Fredda di Toni Anderson

Caccia FreddaTitolo:​ Caccia Fredda

Serie:​  # 2 Serie Cold Justice, autoconclusivo

Autore: Toni Anderson​

Genere:  Romance suspense​

Tipo di finale: concluso​

Narrazione:  Terza persona​

Data di pubblicazione:​ 27 settembre 2019

Editore:​ Hope Edizioni

TRAMA:

Vivi Vincent viene catapultata nel peggiore degli incubi quando, insieme al figlio di otto anni, si trova intrappolata in un centro commerciale durante un attacco terroristico. Con l’aiuto di Jed Brennan, un agente dell’fbi in ferie forzate, Vivi e suo figlio sopravvivranno all’assalto, ma il pericolo è tutt’altro che scampato; Michael, il figlio di Vivi, potrebbe essere a conoscenza di dettagli importanti sui terroristi e i loro attacchi futuri, e pur essendo muto e traumatizzato, questo fa di lui un bersaglio vivente.

Nascosti in una baita nel cuore delle foreste di Northwoods, nel Winsconsin, Jed e Vivi lotteranno contro un complotto che scuote le fondamenta della società americana.

Ciò che non hanno messo in conto è la divorante e crescente attrazione che divamperà tra loro…

                                                                   

Nuovi brividi di pura tensione con Toni Anderson,​ che dopo “Un luogo freddo e oscuro”, il primo volume della Serie Cold Justice, ci fa nuovamente tremare con Caccia Fredda.​

Una tranquilla giornata, una come tante. Anzi, forse un pochino speciale perché il periodo è quello che precede il Natale. Tutti sono concentrati ed indaffarati a cercare i regali. Quelli giusti, perfettamente studiati per fare felici le persone che ci amano e che si amano. Un affollato centro commerciale nel cuore di Minneapolis, il Minneapolis Mall. Luci e suoni, rumori e poi il terrore ed il buio. Tutto finisce e la vita viene spezzata. Tante vite. Un attentato terroristico. Il male, spietato e ingiustificabile vince sul bene, tante persone innocenti colpite, direttamente o indirettamente. Non c’è scampo.

L’autrice ci rende ancor più reale quello che è un argomento inquietante ma purtroppo fin troppo attuale.

I protagonisti di Caccia Fredda, Veronica Vincent detta​ Vivi​ e Jed Brennan si trovano proprio in quel centro commerciale quando i terroristi cominciano a fare fuoco sulle prime persone che si trovano davanti. Uomini, donne e bambini. Una strage che si svolge davanti ai loro occhi.

Vivi, è una donna sola, lavora come interprete e la sua esistenza è completamente dedicata al figlio di otto anni Michael. Lui è un bambino speciale, ha ereditato dalla mamma i suoi capelli rossi e magnifici occhi azzurri. Non riesce a comunicare con le parole, perché ha smesso di parlare da quando aveva due anni, ma si esprime con i suoi disegni. Il suo dono è incredibile e ogni sua opera sorprende chiunque la guardi.  Madre e figlio vivono a Fargo, ma si trovano a Minneapolis perché Michael ha fatto l’ennesima visita con il Dott Hinkle, uno specialista in casi di autismo e sindrome di Asperger, che ha in cura il bambino e sta cercando di fargli una diagnosi precisa. Inoltre, hanno partecipato ad un’intervista trasmessa da una TV locale che sta facendo uno speciale sul programma di ricerca seguito dallo stesso neuropsichiatra infantile.

Con la voglia di fare svagare suo figlio, dopo una giornata stressante, decide di andare al centro commerciale che si trova vicino all’hotel dove alloggiano.

Sono da poco entrati in un grande negozio di giocattoli, quando Vivi comincia a rendersi conto che è in corso un attentato. Anche se assalita dal panico, il suo istinto di protezione verso il suo bambino predomina su tutto e le permette di rimanere lucida e cercare una via di scampo.

«Sudò freddo. C’erano almeno tre uomini armati. Erano intrappolati in piena zona di guerra. Uno dei tiratori stava attraversando la zona delle giostre e si dirigeva verso il negozio. Aveva il viso coperto, ma la sua postura era rilassata, quasi indolente. Questo era un uomo che aveva appena ucciso degli esseri umani e che non avrebbe mostrato alcuna pietà nei loro confronti.»

Riesce a far nascondere Michael dentro uno spazio chiuso, posizionato sotto una delle casse del negozio, e mentre chiude lo sportello gli fa promettere di non uscire per nessun motivo. Decisa a trovare un modo di scappare dal centro commerciale senza mettere in pericolo suo figlio, inizia a correre ma sul suo cammino incontra una donna che lei crede morta, con due bambini piccoli vicino. Non può fare altro che cercare di portarli in salvo, così li prende in braccio e continua la sua ricerca.

Tutto sembra giungere alla fine quando viene bloccata da uno dei terroristi.

Quest’ultimo è pronto a sparare, sia a lei che a quei poveri bambini quando, per fortuna, arriva in suo soccorso Jed, lo stesso uomo che, prima del putiferio, l’aveva aiutata a rialzarsi dalla caduta per uno scontro con un uomo, rivelatosi poi il medesimo attentatore.

Jed è un agente del Dipartimento di Analisi Comportamentale dell’FBI, al momento in ferie forzate, perché il suo capo, ed amico, Lincoln Frazer​ gli​ ha “consigliato” di prendersi una pausa dopo aver saputo che non si era risparmiato di rompere il naso ad un killer mentre lo arrestava. In pratica lo aveva accusato di lasciarsi troppo coinvolgere dai casi che seguiva e Jed non poteva dargli tutti i torti.

In occasione delle festività natalizie decide, quindi, di tornare a casa, nella foresta di Northwoods nel Winsconsin, dai suoi genitori e dal suo fratello gemello Liam, e di passare anche a trovare la vedova ed il figlio del suo migliore amico Bobby, morto in Afghanistan. Ed è proprio per comprare dei regali che si trova al centro commerciale al momento dell’attentato.

Non è armato in quel momento, ma riesce comunque a studiare bene la situazione e si procura un coltello che risulterà fondamentale per eliminare l’attentatore che sta per sparare alla donna dai capelli rossi e che poco prima aveva suscitato il suo interesse.

Vivi, oltre che bella ed attraente, si mostra ai suoi occhi coraggiosa, forte ed agguerrita. Lei non vuole assolutamente seguirlo fuori dal centro commerciale, già circondato dalle forze dell’ordine, senza prima andare a recuperare suo figlio. Jed riesce a convincerla promettendole che una volta messi in salvo i bambini che ha in braccio, rientreranno per recuperare Michael. Ovviamente le sta mentendo, perché non potrebbe mai farla tornare in quell’inferno. Ma lui, invece, non si tirerà indietro e riuscirà a portare fuori il piccolo.

Michael, stabilisce subito un feeling con il suo salvatore e, anche se solitamente sembra non reagire agli stimoli esterni provenienti dagli estranei, con Jed sembra che le cose siano diverse. La sintonia tra loro è immediata.

Come, del resto, l’attrazione immediata tra sua madre e l’agente del FBI.

Vivi, non si fida più degli uomini. Dopo l’esperienza decisamente negativa con il suo ex marito, David, ha deciso di cavarsela sempre da sola.

Inaspettatamente, però, sente di potersi fidare di quell’uomo, bello, rassicurante e affascinante, che già dal loro primo incontro le aveva lasciato dentro delle sensazioni piacevoli, che non credeva di poter provare dopo così tanto tempo.

«Un’ondata di solitudine le passò attraverso. Era una cosa stupida sentire la mancanza di quell’uomo ancora prima che se ne andasse. Era stupido fidarsi di lui dopo così poco tempo. Stava solo facendo il suo lavoro e avrebbe fatto la stessa cosa per chiunque in quella situazione. Ma gli credeva. La faceva sentire al sicuro.»

I momenti terribili passati, in quella giornata resteranno per sempre impressi nella loro memoria. Il colore rosso del sangue, il suo inconfondibile e nauseabondo odore mescolato a quello della polvere da sparo saranno indelebili.

«La donna dai capelli rosso brillante e gli occhi intriganti, però, era stata un bonus inatteso…» 

«…aveva proprio quell’innata eleganza e quella sicurezza di sé che lo mandavano fuori di testa. Si scrollò di dosso il breve rimpianto dovuto al fatto che non l’avrebbe più vista. Amava le donne, erano le relazioni che evitava come la peste. Il suo non era esattamente il classico lavoro dalle nove alle cinque, e l’aver perso Mia in Afghanistan anni e anni prima aveva racchiuso il suo cuore in una corazza. E tutto questo gli stava più che bene. Comunque, guardare non avrebbe fatto del male a nessuno.»

I momenti di paura, però, non sono destinati a finire, le cellule terroristiche sono ancora sul piede di guerra. Non tutti gli affiliati sono morti durante l’attentato e quelli superstiti hanno scoperto che Michael era nascosto da qualche parte mentre loro tenevano un’importante conversazione, che probabilmente era in grado di riconoscerli e di riferire ogni cosa alle forze dell’ordine.

Devono eliminarlo a tutti i costi e di conseguenza diventa la preda ambita di una “Caccia fredda”.

Caccia Fredda

Niente li fermerà. Il loro progetto criminale è troppo importante, tanto da diventare insignificante il fatto che il loro obiettivo è muto ed è, per di più, un bambino innocente.

Vivi e Michael sono sotto tiro, le mani che li tengono di mira appartengono ad individui ancora senza volto e Jed non può fare altro che aiutarli a scappare e nascondersi.

Le indagini proseguono, le giornate passano ed il rapporto tra di loro diventa sempre più confidenziale; la passione sempre più ingestibile.

«Erano morte delle persone. Michael era quasi morto, due volte. Ma tutto quello che era successo le aveva anche fatto capire quanto solitaria fosse la sua vita. Non aveva nessuno che si sarebbe preso cura di lei, se e quando fosse tornata a casa.

Era un pensiero sconfortante.»

Riuscirà Jed a proteggerli da chi li vuole morti?

Il padre di Michael, David che lavora per la DIA, al Pentagono, in tutta questa storia avrà un ruolo? E, se si, quale?

“Caccia fredda” contiene tutte le risposte, e per scoprirle, vi basterà leggerlo.

Toni Anderson, narrando in terza persona, ci permette di conoscere i punti di vista di tutti i protagonisti, anche quello dei cattivi: i loro pensieri contorti e raccapriccianti. Tutto ciò, insieme alla trama avvincente, rende questo suspense romance di forte impatto, quasi un thriller, che lascia nel lettore un senso di inquietudine anche dopo la parola fine.

Il rapporto tra Vivi e Jed, invece, renderà appassionante la storia, con un calibrato romanticismo che costringerà il lettore a restare concentrato sul libro fino all’ultima pagina.

Meraviglioso il personaggio del Michael, che è, tacitamente, il vero protagonista di “Caccia Fredda”. Lui la vittima, lui la pedina, lui la soluzione. L’innocenza e la fragilità di Michael, percepite dal lettore, fanno apparire ancora più spietate le azioni svolte dai terroristi.

Se siete degli appassionati del genere suspense, Caccia Fredda vi piacerà sicuramente.

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