Number 9

Number 9 di Alessia D’Ambrosio

Number 9

Titolo: Number 9
Serie: Ater Match #2
Autore: Alessia D’Ambrosio
Genere: Sport Romance
Narrazione
: Prima persona, Pov alternato
Tipo di finale: Chiuso
Data di pubblicazione: 6 Dicembre 2019
Editore: Self Publishing
Trama: “Speravo fosse un ricordo morto e sepolto, rintanato solo nel fondo della mia coscienza, invece, è tornato a galla prepotente e arrogante. Perché è così che succede: gli errori si pagano, ma non c’è modo di saldarne il debito. In questo caso, in senso letterale.”

Il Numero 9 nel rugby è il giocatore con la migliore visione del gioco, quello che tiene il controllo. La mia vita è come una continua partita. Amo l’ordine, avere tutto sott’occhio, mi piace la perfezione. C’è solo una macchia nel mio passato. Speravo che con il tempo fosse finito nel dimenticatoio, ma Jeanine, la mia ex, ha deciso di rovinarmi e di raccontare a tutti quello che ho fatto. E poi c’è lei, Miss Wiler, una giornalista ficcanaso che si è messa in testa di rovinarmi. Se lo può scordare!

Mi chiamo Scott Wilson e, al momento… sono nella merda!

Ama ogni parte di me

Dopo aver letto Number 8, il primo volume della trilogia dedicata ai fratelli Wilson, è arrivato il momento di conoscere uno dei gemelli: Scott Wilson, il numero 9 dei Saracens.

Scott è decisamente nei casini. La sua ex, Jeanine, lo sta ricattando. Vuole duecentomilasterline – cinquantamila come primo compenso – per non divulgare alla stampa il motivo per cui la storia tra loro è finita.
Non importa che Jeanine l’abbia reso allergico alle relazioni, che il paragone con lei è ciò che impedisce a Scott di concedere una vera chance a qualunque donna.
Ora la donna sembra decisa a rovinarlo in ogni modo, perché se Scott non trova quei soldi – soldi che non ha – la verità di ciò che è successo mesi prima potrebbe distruggere non solo la sua carriera nel rugby, ma anche la sua intera vita, macchiandolo come mostro per il resto dei suoi giorni. E questo sarebbe troppo per lui.

Non solo perdere il rugby, ma vedere la delusione negli occhi della sua famiglia, delle persone che lo amano, sarebbe troppo.
L’unica soluzione sembra stare ad ascoltare Tom, il suo gemello, e conquistare la giornalista che è decisa a rovinarlo: Liz Wiler.

Il piano è davvero semplice: far in modo che la giornalista si innamori di lui, lasciarla e così, nel caso venisse pubblicato qualcosa, non si potrebbe pensare a niente di diverso di un’ex arrabbiata decisa a screditarlo per vendetta.
La giornalista, da subito, si rivela una sfida più ardua del previsto. Si dimostra interessata l’attimo prima e, quello dopo, è come se fosse una persona differente, che vuole solo allontanarsi da lui. Quando una sera, deciso a scoprire il motivo dietro questi comportamenti, Scott si dirige a casa della donna e lì, davanti a quella porta, capisce immediatamente che il piano non funzionerà mai, e che ora è ancora di più nei guai.

Kassandra – Kassy – è una bambina di sei anni, decisamente sveglia e intelligente, spigliata e furba. Ed è la figlia di Liz.
Basta un attimo, una scena che ricorda fin troppo l’Esorcista, e Scott si ritrova inesorabilmente legato e stregato dalla bambina, dai suoi cereali preferiti e da Frozen, il film preferito della piccola.
Usare Liz, seguire il piano ideato da Tom, ora non è più una possibilità.
Dovrebbe semplicemente andarsene da quella casa, cercare un’altra soluzione, ma c’è qualcosa in Liz che lo lascia interdetto, che gli fa desiderare di rimanere.

Scott non è così; ama le donne composte, vestite con abiti firmati, ai piedi solamente Louboutin, perfettamente truccate e pettinate in ogni momento della giornata, persino durante il sesso.

Non doveva andare così. Lei non ha niente della mia ragazza ideale, soprattutto adesso.
Allora perché ogni parte del mio corpo preme per avvicinarsi a lei, per respirare il suo profumo e poterle scansare i capelli che le ricadono sul viso, appuntarli dietro l’orecchio e dirle che è bella da togliere il fiato?

Liz è completamente diversa dalle donne che ha sempre voluto, che invece sono la copia esatta di Jeanine.
Lei, con il suo corpo nascosto da vestiti troppo larghi, senza trucco e i capelli in disordine, riesce a coinvolgerlo a livello più profondo di chiunque altra. E ben presto Scott si renderà conto che la Giornalista Sciatta ha un segreto, che dietro ad ogni suo comportamento ed azione c’è una ragione profonda e pericolosa, qualcosa che l’ha segnata in passato e che tutt’ora è parte della vita di lei.
Un segreto che Liz non vuole svelare, ma non è l’unica a nascondere qualcosa.
Ciò che ha messo fine alla relazione di Scott con Jeanine è un segreto con una data di scadenza: il 6 Dicembre, il giorno del compleanno del rugbysta.
E quando Jeanine lo rivelerà, ciò che è nato da poco tra Scott e Liz potrebbe essere distrutto, irreparabile.

Durante la lettura di Number 9 mi sono trovata davanti personaggi e situazioni inaspettate. Non immaginavo di leggere una storia così intensa e sofferta, e questo mi ha lasciata inizialmente spiazzata, per poi travolgermi.
Non c’è stato modo di fermare la lettura o interromperla, sono stata risucchiata da ciò che succedeva a Liz e Scott senza poter impedire nulla, ero solamente una mera spettatrice a bordo campo. L’unica cosa possibile era stare a guardare la catastrofe abbattersi sulla vita di entrambi, cambiandoli sempre di più, avvicinandoli e poi allontanandoli.

Tra le pagine di Number 9  nel personaggio di Liz ho trovato una profondità disarmante. La sua innocenza, la sua ingenuità e spontaneità erano sempre offuscate da un’ombra di paura e malinconia. In ogni singolo incontro con Scott – o nei momenti con lui e Kassy – lei non era davvero se stessa, la donna e mamma spensierata e felice com’è sempre apparsa nelle foto.
Scott, d’altro canto, ha sempre cercato di godersi appieno il tempo con loro due, sentendole sue dal primo secondo. Il suo animo buono, la sua dolcezza e il suo bisogno di essere il loro eroe non sono finzione; Scott è così, a 360 gradi.

Sei mio caos perfetto nel mio ordine senza senso. Tu sei il mio disordine.

Ritrovare Daniel e Lucy è stato bello, ma ammetto che, se nel libro precedente Daniel riuscivo a capirlo, durante la lettura di Number 9 l’ho trovato fin troppo eccessivo nei confronti della sua ragazza e quando Tom ha fatto notare all’uomo il fatto di star soffocando la sua donna… non ho potuto che applaudire nella mia testa. Magari, questa situazione tra lui e Lucy è destinata ad avere un seguito? Questa è solo un’idea che mi hanno trasmesso.

Ora, però, parliamo di Tom. Nel primo libro non mi ha fatta impazzire. In questo secondo volume ammetto di averlo sopportato a malapena. In tanti suoi atteggiamenti non ho percepito altro che menefreghismo. Persino in ciò che fa “per scherzare”, pensando si essere simpatico, ho trovato tanta immaturità. Questo almeno finchè non dimostra il cuore grande che ha. E mi è dispiaciuto non vederlo prima, non percepire prima tutto il buono che nasconde sotto strati di strafottenza.

Ora, per il suo libro, mi aspetto tanto. Dopo aver letto l’inizio di Number 10 – perché grazie al cielo Alessia D’Ambrosio ci vuole bene e ci lascia una piccola chicca – ho l’impressione che sarò smentita, ed è una delle cose che più mi piacciono di questi libri! Hanno la capacità di farti cambiare idea in un istante, stravolgerti la vita ma anche farti vivere un’avventura.
Dalla storia tra Scott e Liz mi rimarrà tanto, conserverò il loro ricordo in un angolino del mio cuore, immaginandomeli finalmente felici, insieme e senza più alcun tipo di sfida da affrontare, perché ne hanno già passate troppe.

 

 

 

 

 

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