Number 10 di Alessia D’Ambrosio

Number 10Titolo: Number 10
Serie: After Match #3, Autoconclusivo
Autore: Alessia D’Ambrosio
Genere: Contemporary Romance, No Hea
Narrazione
: Prima persona, Pov maschile
Tipo di finale: Chiuso
Numero di pagine: 268
Data di pubblicazione: 10 Giugno 2020
Editore: Self Publishing
Trama: La mia vita è stata stravolta: convocato come riserva in nazionale. Difficile accettarlo se comunicato da mio padre, tanto più se accompagnato dai suoi veri pensieri su di me. Pensieri che, mio malgrado, mi hanno aperto gli occhi. Ho mollato tutto, mi sono rimboccato le maniche e ho iniziato una nuova vita. Un passo alla volta ho modificato il mio modo di vedere le cose e, adesso, sono una persona diversa, migliore e, guardandomi indietro, quello che ho lasciato non mi manca poi così tanto. E poi c’è Carol, il mio capo. È bella, caparbia e mi fa letteralmente impazzire. Io sono Tom Wilson, ex Numero 10 dei Saracens, ex Numero 10 della Nazionale inglese, ex latin lover, ex uomo libero da ogni forma di responsabilità. Sono ex per tante cose, ma, adesso, chi sono davvero? Questa è la mia storia, ma vi avverto: se volete leggerla, sarà bene che vi mettiate seduti e vi prepariate qualcosa da bere. Bello forte.

Temi trattati - Spoiler

Dipendenza, disabilità, fallimento, rinascita.

[riduci]

Se vi parlo di lieto fine, voi a cosa pensate? Probabilmente a due persone che, dopo aver superato le difficoltà, finalmente sono felici e si amano. Ad un futuro roseo.
Il lieto fine, però, è un concetto molto più ampio e complesso. Ognuno di noi ha dei sogni, spera in qualcosa e desiderarla raggiungerla ad ogni costo. E poi, quando finalmente riusciamo a realizzare quel desiderio, ci sentiamo finalmente in pace, perché abbiamo raggiunto il nostro lieto fine personale.

Number 10, a differenza dei precedenti volumi della serie, racconta il percorso di un ragazzo che, finalmente, si è scontrato con la vita vera, che ha perso tutto ed è diventato un uomo.
Tom Wilson, numero 10 dei Saracens, è uno dei più famosi giocatori di rugby. Ed è quel ragazzo. Questa è la storia di come Tom Wilson è diventato solo Tom, un uomo che finalmente ha trovato il proprio lieto fine.

Tutto ha inizio quando arriva la busta contenente il futuro di Tom, la busta che contiene il suo sogno: la convocazione per giocare nella nazionale di rugby assieme ai fratelli Scott e Daniel.
La convocazione c’è, ma non è quello che Tom si aspettava. A differenza dei fratelli, convocati come titolari, Tom è stato scelto come riserva. Si, è il migliore giocatore per quel ruolo, ma il suo carattere è il suo tallone d’Achille. È impulsivo, superficiale e sconsiderato. La società ha dei dubbi su di lui, ma quello che infrange il sogno di Tom non è la convocazione come riserva, bensì le parole che il padre gli rivolge, parole dure e piene di rancore. Questo fa prendere a Tom una delle decisioni più difficili della sua vita: smettere di giocare a rugby.

Credevo che smettere di giocare a rugby sarebbe stata la mia fine, invece è stato solo l’inizio di un nuovo percorso che mi ha permesso di scoprire me stesso e un mondo intero al di fuori della mia stanza.

Deciso a dimostrare che non è solamente un bel faccino, Tom riesce a trovare un lavoro come cameriere nel locale dove lavorava Lucy – la fidanzata di Daniel – e da qui ha inizio il suo lungo percorso di crescita come persona. Dovrà fare i conti con una quotidianità che non conosce: lavorare per mantenere una casa e mangiare. Dovrà avere a che fare con clienti scorbutici, ma che non può rimproverare. Una realtà ben diversa da quella sportiva a cui era abituato, quella in cui era un campione.
Inoltre, deve conciliare il lavoro con gli incontri del giovedì, per persone con dipendenze. Incontri di cui non ha assolutamente bisogno, ma a cui deve andare per mantenere il segreto di quello che è accaduto in Number 9.

Tutti quanti pensano che Tom abbia picchiato un uomo in preda alla rabbia. Che abbia speso cento mila sterline in gioco d’azzardo. Nessuno – a parte il suo gemello Scott – sa che i soldi servivano a quest’ultimo per togliersi dalle scatole l’ex fidanzata, o che l’uomo che ha picchiato fosse l’ex violento della ragazza di Scott.
E ora, proprio perché un ex sportivo, Tom deve fare da sponsor a Vicky, una ragazzina di diciannove anni con una dipendenza da oppiacei causata da un infortunio alla gamba. Una ragazza che non vuole ammettere di avere un problema, né fare qualcosa per uscire da questa situazione.

Il lavoro sembra abbastanza facile, finché non arriva Carol a complicare la situazione. La donna non fa altro che abbaiare ordini, cerca di avere ragione su questioni che non conosce e, soprattutto, dà il tormento ad ogni persona che lavora al ristorante.
Carol è ermetica. Non c’è altro modo per definirla. Per quanto possa essere appariscente all’esterno, non lascia trapelare nulla dei suoi sentimenti.
Grazie a Carol, Tom conoscerà Connor, un ragazzo coetaneo di Vicky che, per colpa di un incidente causato da un ubriaco, è finito in sedia a rotelle. Il percorso di crescita di Tom è strettamente legato alle vite di Carol, Vicky e Connor.
Ma dove porterà tutto questo?

Alessia D’Ambrosio è un’autrice coraggiosa. Sapete perché? Perché, attraverso i suoi personaggi, ha scelto di raccontare spaccati di vita quotidiana di adolescenti e persone più mature, ma non solo legati alla vita di coppia.
In Number 10 vedremo la crescita personale di Tom, inoltre, dovremo avere a che fare con la dipendenza di Vicky e le difficoltà che deve affrontare ogni giorno Connor. E avremo la possibilità di leggere di più sui fratelli Wilson e le loro donne.
Se non volete sapere nulla delle dinamiche vi consiglio di fermarvi ma, se volete sapere qualcosa in più, questo è il mio pensiero.

Daniel e Lucy avranno una parte marginale, ma potente, in Number 10. Daniel dimostrerà, ancora una volta, di non essere emotivamente pronto per una relazione e, per questo, le cose non si metteranno bene per lui. Lucy è un tesoro di ragazza, ma se Number 8 ci ha insegnato qualcosa, è proprio che Lucy non si accontenta, e che le mezze misure non le stanno bene, alla lunga. Lucy vuole un futuro e vuole compiere dei passi insieme al suo uomo, ma l’incapacità di Daniel di avere una relazione stabile condizionerà il loro rapporto. E sì, sono decisamente delusa da Daniel, perché Lucy merita molto di più.

Allo stesso tempo, Beth è in crisi con il marito e, credetemi, lei è stata il secondo personaggio che più ho odiato durante la lettura di Number 10 – la prima è stata Carol, ma di lei parliamo successivamente. È ipocrita, esagerata, testarda e orgogliosa in maniera esasperante. Ha un uomo che la ama, il padre di suo figlio, che vorrebbe rimediare e aiutare, ma Beth è talmente concentrata su se stessa che non vedrebbe una cosa bella nemmeno se le sbattesse addosso. Quando, poi, ha imposto a Tom di comportarsi come se fosse il padre di Samuel, io sono esplosa. No, Tom è lo zio del bambino, non il padre. Il padre Samuel lo ha, ma Beth pretende che sia Tom a ricoprire questo ruolo.

Credetemi, dire che fossi basita ad ogni azione di Beth è dire poco. Se fosse stata mia sorella l’avrei mandata a quel paese da subito, perché mettere al mondo un bambino, significa scegliere sempre il meglio per lui. E il meglio per Samuel è avere un padre presente, non dipendere dallo zio.

Chi se la passa meglio tra i tre è proprio Scott, che finalmente è felice con la donna che ama e con la loro bambina, Kassandra. Loro tre sono stati la ventata d’aria fresca, il sorriso e l’amore di questo libro. Si, ogni tanto avrei preso a schiaffi anche Liz e Scott, lei perché – in una situazione già complicata – se ne frega dei sentimenti di Tom e agisce in nome del giocatore, non della persona.
E Scott… Scott perché ha alcune uscite che, giuro, l’avrei preso a pugni. Sicuramente meglio di Daniel, che ancora una volta si dimostra una persona del cavolo, concentrato esclusivamente sui suoi desideri e non sul bene della propria famiglia.
Insomma, possiamo dire che della famiglia Wilson, al momento, si salvano solo Kassandra e Lucy?

Ora, invece, passiamo al vero protagonista di Number 10: Tom.
Tom mi ha stupita, fatta sorridere e gioire. Ho tifato per lui, per il suo sogno e per la sua maturazione. Il legame che, pagina dopo pagina, nasce tra lui e Vicky, mi ha straziata. Tom vuole esserci, vuole aiutare e aiutarla a guarire. Allo stesso modo, il rapporto con Connor, quel loro stuzzicarsi e provocarsi mi ha conquistata. Le scene tra Tom, Vicky e Connor rimarranno sempre le mie preferite. Loro tre sono l’anima di Number 10. Sono tre persone con dei difetti che cresceranno assieme, fino a diventare persone migliori.

Io la mia felicità non l’ho cercata in una coppia, non l’ho costruita in due, però, quando mi guardo intorno e vedo tutti questi ragazzi, mi ricordo di essere comunque felice anch’io, anche se metà del mio cuore è super affollato e l’altra metà somiglia a un deserto arido. No, la mia non è una felicità canonica, è composta da voci, risate, pianti, storie. Non l’ho costruita in due, in quello non ci sono riuscito, ma con gli altri cento, ne sono certo, sto andando alla grande.

Grande assente in questa recensione è Carol, l’avete notato? Per lei non ho molte parole buone. Per me rimane una donna votata solo al successo, che decisamente non rende migliore Tom. Sono dell’idea che se credi davvero in un legame fai di tutto per salvarlo, comunichi con l’altra persona e, se hai dei dubbi e delle insicurezze, le affrontate insieme. Carol e Tom sono stati un “noi” apparente, ma mai reale. Sono due persone che, a libro concluso, hanno trovato il loro personale lieto fine. E questo è proprio il motivo per cui, alla fine, per me, Number 10 è perfetto così, anche se spererò sempre che Tom trovi la donna giusta. Una capace di amarlo totalmente, di comprenderlo e renderlo una persona migliore. Quella donna che Tom metterà sempre al primo posto, perché lei farà la stessa cosa con lui.

Copia ARC inviata dall’autrice in cambio di una recensione onesta e sincera.
Salvare Rayne
Altre pubblicazioni dell’autrice:

After Match serie:
#1 Number 8 – link per l’acquisto
#2 Number 9 – recensione & link per l’acquisto
#3 Number 10 – link per l’acquisto

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