Non proprio per sempre

Non proprio per sempre di Catherine Bybee

Non proprio per sempre

Titolo: Non proprio per sempre
Titolo originale: Not Quite Forever
Serie: # 4 Not quite series
Autore: Catherine Bybee
Genere:  Contemporary romance
Tipo di finale: chiuso
Narrazione: terza persona (Dakota & Walt)
Data di pubblicazione: 10 dicembre 2019
Editore: Amazon Crossing

Trama:

Lei fa fermare i cuori con le sue storie, lui li fa ripartire al pronto soccorso

Dakota Laurens è una scrittrice di romanzi rosa di successo, ma è convinta che l’amore a lieto fine esista soltanto nella fantasia delle lettrici più romantiche. Inizia però a cambiare idea dopo aver incontrato l’affascinante e affabile Walt Eddy, che lavora al pronto soccorso e vola per il mondo portando aiuto ai più bisognosi.
L’attrazione tra loro è fortissima. Ma dopo aver trascorso del tempo insieme, tra risate e tenerezze, a un certo punto Walt sparisce senza troppe spiegazioni. Così, nonostante quello che prova per lui, Dakota decide di dimenticarlo.
Il destino, però, ha ben altri piani per loro, anime gemelle. Perché l’amore, quello che entrambi desiderano disperatamente, è più forte della diversità e dei traumi del passato.

In questo quarto volume della Not quite series, dal titolo Non proprio per sempre, Catherine ByBee, attraverso la voce della protagonista femminile, ci parla in qualche modo anche di sé.
Dakota Laurens è una scrittrice di romanzi rosa di successo e le sue pubblicazioni sono molto seguite. I finali, con il classico “e vissero felici e contenti” ed i capitoli con minuziose descrizioni di scene erotiche, ricche di pathos, sono sempre molto apprezzate dalle sue lettrici. E questo è sicuramente dimostrato dall’andamento delle vendite.
È durante un evento per scrittori, organizzato all’Hotel Morrison in Florida, che incontra il bellissimo dott. Walt Eddy.
Walt, si trova nel suo stesso albergo perché deve tenere un convegno su un prototipo medico all’avanguardia. Quando si trova circondato da cartelloni raffiguranti cover di romanzi rosa e da un notevole gruppo di donne, si rende conto che il suo evento non è l’unico previsto in quella giornata.
Queste ultime, inoltre, sembrano pronte a tutto pur di incontrare le varie autrici presenti e di tornare a casa con un loro autografo apposto nel libro tanto amato.
L’organizzazione dell’hotel per un errore assegna la stessa sala sia a Dakota che a Walt e questo permetterà ai due di avere, per la prima volta, modo di confrontarsi.
In realtà non è la prima volta che si vedono. La sera prima, infatti, si erano già incontrati nel bar dell’hotel ma si erano limitati solo a guardarsi.
Walt l’aveva notata immediatamente e aveva anche pensato che fosse bellissima. Anche Dakota, dal canto suo, non aveva potuto fare a meno di soffermare, più volte, lo sguardo su di lui.
Ma, l’arrivo di una coppia di amici del bel dottore – Monica Mann e Trent Fairchild, protagonisti di Non proprio disponibile, terzo volume della serie –, aveva spezzato il legame che si stava stabilendo tra di loro e l’occasione di conoscersi, era così andata persa.
Walt è attratto da Dakota, non solo per il suo aspetto fisico, ma anche per il suo modo di essere: lei sprigiona vitalità. Le sue risposte argute stuzzicano da subito il suo interesse. Vuole sapere molto di più della sua vita e del suo lavoro, nonostante definisca inizialmente le sue pubblicazioni “romanzi strappa-corsetto”.

«Lei non si limitava a guardarti… ti assorbiva, ti divorava con gli occhi, ti faceva suo ogni volta che ti sfiorava con lo sguardo.»

Dakota, in un primo momento, è rimasta irritata per la definizione che Walt attribuisce ai suoi libri e per tutta risposta, non nasconde di trovare noiosa la sua professione di medico.

«Che andasse al diavolo. Lui e tutta la sua avvenenza virile, la mascella quadrata, i capelli corti e gli occhi color nocciola. Al diavolo che indossasse il completo elegante come un atleta in incognito e non come il noiosissimo medico che era. Spalle come le sue avrebbero dovuto riportare un’etichetta di avvertenze per l’uso.»

Solo dopo aver saputo qualcosa in più su di lui, si rende conto di esserne fortemente attratta. Walt è affabile ed affascinante.
Scoprire, inoltre, che è anche un volontario dei Borderless Doctors – un gruppo che si occupa di missioni umanitarie – lo rende, ai suoi occhi, sempre più interessante.
Proprio a causa del suo impegno in questa organizzazione umanitaria, il giorno dopo il convegno, Walt è costretto a partire in missione. Questo gli impone di salutare Dakota, senza che abbiano potuto approfondire questa loro iniziale complicità.
Dakota, non vuole rinunciare ad incontrarlo di nuovo, quindi decide di scrivere il suo numero di telefono in un uno dei suoi libri e glielo regala.
Gli dice di leggerlo e di chiamarla appena sarà di ritorno in California, dove entrambi vivono.
Lui legge veramente il romanzo scritto da Dakota Laurens e soddisfa la sua richiesta: la chiama e le propone di rivedersi.
I due protagonisti di Non proprio per sempre, si conoscono meglio, scoprono di avere tante cose il comune, ad esempio: dei genitori che non approvano le loro scelte lavorative, entrambi hanno una sorella e hanno deciso di andare via dal luogo dove sono nati, per allontanarsi dalle continue critiche.

Il loro rapporto si evolve inizialmente in modo graduale, ma quando le cose cominciano a farsi serie, le paure, prendono il sopravvento.

«Però la vita era talmente fragile e lui non avrebbe sopportato di perdere anche Dakota, o di vederla morire. Aveva voluto bene a Viv… ma la stretta al cuore che provava ogni volta che pensava a Dakota lo terrorizzava. Per affrontare la paura della perdita, usciva con donne che frequentava solo per brevi periodi e poi trovava sempre il modo di voltare pagina. Ma, allora, perché con Dakota aveva infranto le proprie regole?»

L’amore dovrà lottare, contro il timore di legarsi ad un’altra persona e contro le diffidenze delle proprie famiglie di origine.
Catherine Bybee, in Non proprio per sempre, attraverso una narrazione in terza persona, permette al lettore di seguire, pagina dopo pagina, i personaggi nel loro percorso di crescita.
La capacità dei protagonisti di riconoscere i propri limiti e la loro voglia di impegnarsi al massimo per raggiungere i propri obiettivi, li rende personaggi positivi.
Ti affezioni a loro e ti lasciano un sorriso sulle labbra appena si giunge alla parola fine.
Una lettura leggera, frizzante, proprio una piacevole compagnia.
Gloria Fassi, è fautrice di una traduzione impeccabile, capace di trasmettere tutte le emozioni dettate dalla penna originale di Catherine ByBee.
Non proprio per sempre può tranquillamente essere letto anche senza aver letto i volumi precedenti della Not quite series,  perché tutti i volumi  sono autoconclusivi e indipendenti l’uno dall’altro.
Se siete tra le lettrici accanite che frequentano gli eventi, (Fri, Rare, Saloni e Fiere) o che progettano, come me, di farlo al più presto: vi avverto che alcune scene narrate in questo libro saranno capaci di suscitarvi più di una risata.

 

 

 

 

 

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