Lost Boy

Lost Boy di M. Robinson

Lost Boy

Titolo​: Lost Boy
Serie​: Stand Alone
Autore​: M. Robinson
Genere​: MC Romance
Narrazione​: Prima persona, pov alternati
Data di pubblicazione​: 30 Agosto 2019
Editore​: Quixote Edizioni
Trama​: In un mondo in cui non avevo nessuna voce in capitolo, la violenza era diventata il mio rifugio, e tutto il resto non aveva importanza. Neanche la mia vita. Prima di lei. Skyler Bell. Tutto ha avuto inizio la prima volta che ho sentito quella voce. Mi ha donato la speranza di un domani. Il mio primo amore era un concentrato di tutto. Vorace. Folle. Per l’eternità. Mio. Solo che non avrei mai immaginato che esistessero dei segreti che dovevano essere condivisi. Bugie che dovevano essere confessate. Verità che dovevano essere svelate. Demoni che dovevano restare sepolti.

Quando ho capito che l’aggressività, il desiderio, la tristezza e il rimpianto nei suoi occhi rispecchiavano i miei stessi sentimenti, è stato troppo tardi. L’amore non è arrivato da me sotto forma di tormento, ma come tutto ciò che avevo sempre desiderato. Allontanarmi non era possibile, eppure era l’unica scelta che avevo. Avevo finalmente scoperto il prezzo dell’amore e mi era costato… L’anima.

Dove tutto finisce

Attenzione! Si consiglia la lettura di questo libro dopo aver letto la dilogia: Road to Nowhere.

Ogni volta che leggo un libro di ​M. Robinson​ sono consapevole di avere a che fare con un libro difficile, pieno di sofferenza e situazioni contrastanti. Dovrei esserci abituata, no? Ma così non è.
Dovrei essere consapevole anche del fatto che i suoi personaggi ​​sono sempre ​in grado di farmi incaz*are come una bestia, e invece ogni volta raggiungo nuove vette di sopportazione che non pensavo di poter toccare.

Lost Boy​ è la storia di ​Noah​, del ragazzo sperduto che abbiamo conosciuto durante la lettura della ​dilogia Road to Nowhere​. Un ragazzo a cui è stata strappata la figlia appena nata, che ogni giorno combatte contro i propri demoni, che lotta per sopravvivere e stare accanto a sua madre, ancora sconvolta dalla morte del fratello, Luke.
Ma chi è davvero Noah? Cosa nasconde ​il suo passato?

ero nato in un mondo dove, a prescindere dalla causa, la violenza risolveva qualsiasi cosa. Era la risposta a ogni domanda, la soluzione a ogni problema, la conseguenza di ciascuna azione che veniva corrisposta da nessun altro se non mio padre. Avrei di sicuro incolpato lui, un giorno, per avermi reso l’uomo che sarei diventato. Ero nato in una cosiddetta famiglia. Ero nato dal figlio del diavolo.”

Cresciuto in un mondo di violenza da quando è nato, Noah non ha mai conosciuto la pace e la tranquillità che una famiglia dovrebbe provare. Non ha mai avuto un rifugio, un posto speciale da poter chiamare ​Casa​. Questo finchè​, durante un giro in moto, non sente la voce di una ragazza. C’è qualcosa di unico nel modo in cui canta – galleggiando sull’acqua del fiume – e Noah ne rimane affascinato. Vuole impressionarla, come ogni ragazzino sbruffone, ma finisce per trasformare quel tentativo di seduzione in un incontro di pugni e offese, quando si imbatte in altri ragazzi. Tre contro uno​,​ non è un buon affare​, ​ma​, grazie a suo fratello Luke, Noah riesce a uscirne ammaccato, ma ancora vivo.

Il ragazzo non prende bene il tentativo di Luk​e​ di aiutarlo, e i due finiscono per litigare, ritrovandosi a dire ​parole che non pensano, ma che si riveleranno essere un macigno sulla coscienza di Noah, per tutta la sua vita.

Non ci sarà più occasione per lui di appianare le cose con il fratello e di risanare il loro rapporto. Luke morirà poco dopo al club dei Devil’s Rejects. Il luogo da cui suo fratello maggiore Creed cerca di proteggerlo, il luogo che il padre dei ragazzi Jameson ama più di tutto.​

“Fu solo quando vidi un sacco nero per cadaveri che veniva appoggiato sul pavimento che finalmente scoprii Luke. I suoi occhi scuri mi stavano guardando; erano senza vita, calore, affetto. Senza anima. «Sai, hai ragione, non siamo fratelli, perché mio fratello non mi avrebbe mai detto nulla del genere.» In quel preciso istante capii che Luke aveva ragione, non eravamo più fratelli. Perché mio fratello Era morto. Ed era soltanto colpa mia.”

Dalla quella sera, Noah inizia a frequentare sempre di più il club, partecipando a quella vita da cui i suoi fratelli hanno cercato di tenerlo fuori, ​ma ​senza mai dimenticare la ragazzina del lago​.​
​Così, quando la rincontra, tra loro nasce un legame unico, totalizzante e lei diventa il ​suo ​punto fermo. Skyler Bell​.
Una ragazza dolce e simpatica, con una lingua tagliente e un carattere forte, dalla voce unica.

Sky, però, è un’attrice da tutta la vita, e il suo sogno è andare a Hollywood per conquistare tutti.  Ama ciò che fa, ma tiene anche al rapporto con Noah, un rapporto che entrambi cercando di tenere vivo nonostante la distanza e gli impegni, mentre la vita va avanti e loro crescono.

Avevano promesso di non innamorarsi, ma come puoi impedire al tuo cuore di tenere a una persona, quando quella persona diventa la sua ​Casa​? Il tuo posto felice?

“Lei era la ventata di aria fresca che aspettavo, che mi stava strappando dalle sabbie mobili in cui ero rapidamente sprofondato sin da quando ero nato. Il mio mondo, all’improvviso, sembrava più luminoso. Aveva inconsapevolmente allontanato l’oscurità, e una grossa parte di me sapeva che era così. Forse era per quello che non riuscivo a smettere di pensare a lei. Skyler Bell era mia. E lo sapevo addirittura a tredici anni.”

Basta un niente, e tutto si rompe all’improvviso.
Un’opportunità irrinunciabile per Sky è ciò che fa traboccare il vaso che racchiude il loro legame e tu​t​ti i segreti e verità nascoste. Le loro strade si divideranno, ma se è destino si sa, in un modo o nell’altro quella persona tornerà nella tua vita.

E questo è ciò che succede a ​Sky e Noah, anni di incontri casuali al momento sbagliato e sentimenti contrastanti. Ricordi che diventano demoni, felicità che si trasforma in dolore, due persone che devono fare i conti con un rapporto contorto e viscerale, ma anche con dipendenze e perdita.

“Non ero abbastanza per lei, per farle desiderare di rimanere, e mi faceva soffrire come mille maledetti coltelli che si conficcavano lentamente nella mia carne, tagliuzzando la pelle.”

Lost Boy​ è il libro che chiude il cerchio iniziato con ​Strada verso il nulla​ perché, nonostante la dilogia sia dedicata a Creed e Mia, Noah è una parte importante della storia e ora, grazie a questo libro, abbiamo avuto la possibilità di scoprire non solo il passato di Noah, ma anche di capire il perché del suo attaccamento a Mia e beh, tantissime altre motivazioni per i suoi comportamenti.

Noah è un ragazzo che si è perso appena adolescente, che cerca di sopravvivere cogliendo ​la​ i ​momenti felici dove può, ma che non è mai davvero sereno. Ha tantissimi demoni con cui fare i conti, oltre al senso di colpa con cui è cresciuto e l’odio verso suo fratello Creed, che l’ha lasciato solo a casa scegliendo l’esercito.  Nonostante tutto questo, però, Noah è stato un personaggio difficile da digerire. Le scusanti per i suoi comportamenti ci sono, ma non significa che valgano per tutto.

Nella dilogia di Creed l’avevo definito un bambino viziato.
Ora non ho cambiato idea. C’è un confine sottile tra l’arroganza e la stupi​di​tà, e Noah l’ha superato troppe volte per apprezzare il suo personaggio.

“Ogni volta che eravamo insieme, c’era una connessione che non riuscivo a spiegare, che sembrava rafforzarsi man mano che ci vedevamo. La familiarità del suo sguardo intenso mi faceva tremare le ginocchia.”

Lo stesso discorso vale per Skyler. Non sono riuscita ad apprezzare nulla di lei. Ad ogni sua azione o frase dovevo chiudere gli occhi e respirare, calmarmi, perché sennò avrei sbattutto il kindle contro il muro.  È immatura, egoista, ipocrita e anche stupida. Potrei definirla ingenua, ma essere ingenui significa avere buona fede, e per lei non è così. Lei sceglie di auto distruggersi, sceglie di ferire chi le sta accanto perché ha troppa paura di tutto ciò che conta davvero, mentre per le cavolate, magicamente, si sveglia e alza persino la voce. Ha una personalità altalenante che mi ha portato ad odiare il suo personaggio in maniera totale.

“Era un bastardo dal cuore di ghiaccio nei miei confronti, ma ero stata io a ridurlo in quel modo. Io gli avevo fatto questo.”

Monica Robinson​ ha una capacità unica di scrivere di personaggi sbagliati, che si fanno guidare solo dall’istinto, ed è capace di farmeli odiare tutti. Al contrario, nonostante quest​o, è in grado di​ farmi amare le sue storie, di farmi percepire ogni emozione e sentimento, di sbattermi in faccia dolore e sofferenza. Più amo le sue storie, più ne odio i protagonisti.
Ce qualcuno, però, che si salva da questo “sterminio” generale.

Durante la lettura di ​Lost Boy​ è stato veramente bello ritrovare Diesel e la sua saggezza. Spero che abbia la sua storia, perché dopo aver sopportato i fratelli Jameson si merita la felicità.
Un altro personaggio che mi ha incuriosita tantissimo per la sua complessità è Aidan, un uomo che sembra avere un passato oscuro, ma che ha scelto di vivere nella luce e fare il medico. Non vedo l’ora di leggere il suo libro!

 

 

 

 

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