Levi

Levi di Ivy D. Morgan

LeviTitolo: Levi

Autore: Ivy D. Morgan

Serie: Stand Alone

Genere: New Adult (Autoconclusivo)
Narrazione:
Prima persona, POV alternati (Hazel e Levi)

Tipo di Finale: Concluso
Data di pubblicazione:
25 Ottobre 2019
Editore:
Self Publishing
Trama:

Ero solo uno stupido ragazzino con un’esistenza agiata e piena d’amore quando la morte di mio padre sgretolò ogni mia certezza, costringendomi a scendere a compromessi solo per sopravvivere.
Credevo di poter cambiare il mondo, ma non sapevo a cosa stessi andando incontro, non lo capivo davvero.
Anni dopo, quando pensavo di aver toccato il fondo e di non essere più in grado di risalire dall’abisso, ho incontrato un angelo.
Il suo nome è Hazel.

***

Qualcuno direbbe che sono una solitaria e altri che ho qualche rotella fuori posto, ma nessuno capisce che devo solo combattere ogni istante contro la mia stupida timidezza.
Sono cresciuta senza i miei genitori e da poco ho perso l’unico affetto sincero che abbia mai avuto.
Almeno fino al primo giorno di Università, quando ho conosciuto lui.
Ci avviciniamo, è inevitabile, ma nasconde qualcosa di terribile e costruisce un muro tra noi.
Vorremmo sfiorarci, conoscerci, viverci, ma non possiamo. Non dobbiamo.
Il suo nome è Levi.

Ama ogni parte di me

Il Romanzo di cui vi parlerò oggi è la terza pubblicazione di un’autrice di cui ahimè, fino ad oggi, non ho mai letto nulla.

Lei è Ivy D.Morgan, scrittrice self e, adesso posso dirlo, di grande talento.

Il romanzo che più di un mese fa ha mandato nel mio Kindle è la sua ultima creatura dal titolo “Levi”.

Chi è Levi?

Ve lo dico subito ma prima, lasciatemi premettere una cosa di fondamentale importanza: il romanzo contiene scene di violenza fisica e psicologica, l’autrice, con dovizia di particolari ne descrive le scene in maniera cruda ed estremamente reale, se siete facilmente sensibili a tali temi, Levi, non è il libro che fa per voi.

Con tali premesse posso iniziare a parlare dei nostri due protagonisti.

Levi Dinklage e Hazel Thompson sono due matricole appena approdate all’università del Maine.

Hazel è una ragazza molto timida, ogni volta che cerca di parlare con qualcuno che non conosce, le parole le si bloccano in gola, il cuore batte impazzito e il viso si colora di un fastidioso rossore che la fa assomigliare a un grosso peperone.

Socializzare non è il suo forte, rimasta sola al dopo la morte della nonna e con una madre che l’ha sempre vista solo come un peso, tende ad isolarsi davanti a tutti, cuffiette alle orecchie, un’amica immaginaria di nome Tinker Bell con cui confrontarsi e un abbigliamento anonimo, la rendono invisibile al mondo.

Sbuffo alla voce di Tinker Bell nella mia testa. Lo so che a diciotto anni sono un po’ troppo grande per avere un’amica immaginaria. Il fatto è che, non riuscendo a socializzare a causa della mia timidezza, da bambina ho cercato rifugio in qualcuno che potesse essere sempre con me, che potesse consigliarmi ed essermi amica perfino quando avessi fatto scena muta in mezzo agli altri.

Ma qualcosa sta per cambiare: Dorothy e Levi stanno per irrompere nella sua vita relegata, per rompere il guscio che si è costruita intorno.

Dorothy è una ragazza dai capelli rossi, il temperamento esuberante, simpatica, chiacchierona e, cosa che Hazel ancora non sa, è la sua nuova compagna di stanza.

Levi – il protagonista della nostra storia – è un ragazzo bellissimo – il classico figo, frizzante, divertente e sexy da morire– che potrebbe avere il mondo ai propri piedi anche se, non è questo ciò che lui desidera.

Dopo tanti anni, ed un passato doloroso, l’unica cosa che vuole è avere una vita normale, poter studiare, conseguire la laurea in biologia ed avere un futuro sereno.

Come avverrà il loro primo incontro?

La timidezza di Hazel la porta ad avere dei rituali per mantenerla all’interno della propria confort-zone, uno tra i tanti, sin dalle elementari, è la scelta del posto in aula: ultima fila, prima sedia a destra.

Con largo anticipo, proprio per essere sicura di accaparrarsi il suo posto preferito, si reca in aula ma…

Rimango immobile a fissare il ragazzo con la t-shirt nera che siede al mio posto, chiedendomi cosa fare. Potrei chiedergli di spostarsi, penso. Oppure potresti scegliere uno qualsiasi degli altri duecento posti liberi, mormora Tinker Bell nella mia testa. Ma io voglio quel posto.

Lo stesso accade in tutte le lezioni delle ore successive e ogni volta, Levi, le cederà il posto ormai rassegnato alle stranezze della ragazza.

Forse la vicinanza, l’irruenza dell’amica che, come un tornado la spingerà a conoscerlo meglio o il suo sguardo magnetico di un colore indefinito, tra i due – ma anche con Dorothy – nascerà una splendida amicizia.

Ma Levi, nasconde dei segreti, segreti terribili che lo vedono tornare al campus massacrato di botte, rifiutare continuamente telefonate o spaventato dall’essere perennemente perseguitato e seguito.

Quando me ne sono andato, credevo che lasciare Portland sarebbe bastato, invece è proprio come se vivessi ancora a casa. Che testa di cazzo, sono stato. Avrei potuto andarmene da qualsiasi altra parte, con i miei voti mi avrebbero preso in qualsiasi Università, invece ho fatto domanda solo qui perché ero troppo preoccupato per lasciarla. E non è servito a nulla. Ma ora ho chiuso. Con loro, con quella merda e con tutto quello che rappresentano. Ho finito di accorrere a ogni loro schiocco di dita, non sono più costretto, non ho più nessun obbligo, né verso di loro né verso nessun altro. Solo verso me stesso.

Cosa nasconde il suo passato?

Quali terribili esperienze ha vissuto un ragazzo così giovane e bello?

Riuscirà Hazel, con la sua dolcezza, ad abbattere quel muro che li separa e che non permetterà loro di fare quel passo in più verso la felicità?

Ho una paura fottuta che mi legga dentro e che scopra il mio passato, quello che sono, quello che ho fatto. «Hai paura di loro?» insiste. «No». Ho paura di quello che rappresentano, di quello che mi costringono a fare. «Cosa vogliono da te?» Non posso rispondere, proprio non posso. Tolgo la mano dalla sua e rimetto in moto, ho bisogno di muovermi, di fare qualcosa, di andarmene da qua. Mi rimetto in strada, ma lei non demorde. «Levi, cosa vogliono?» «Troppo» sibilo.

 

Levi

Credetemi Colours, quello che troverete all’interno di queste pagine sarà in grado di sconvolgervi e farvi rabbrividire.

Ivy D. Morgan descrive una realtà malata, crudele, violenta e forte.

Condurrà il lettore in un mondo schifoso e privo di morale, un mondo oscuro e potente dove il più forte o il più sporco ha la meglio.

Non mi sarei mai immaginata che, leggendo un romanzo iniziato con tale leggerezza e con due protagonisti così giovani potesse svilupparsi una trama così profonda e sofferta.

Levi non è un romanzo semplice, non credo nemmeno fosse l’idea iniziale dell’autrice di renderlo tale, quando l’ha presentato ai lettori poco più di un mese fa.

Sin da subito, si capisce che il personaggio di Levi ha avuto un passato difficile e doloroso – la prima scena in assoluto, lo vede imprecare davanti alla tomba del padre – ma, nonostante i suoi trascorsi, con Hazel, è dolce e premuroso, desidera realmente farla uscire dal guscio in cui si è rinchiusa e abbattere la sua timidezza.

Non è stato semplice scrivere questa recensione, in realtà non lo è stato nemmeno leggere il romanzo, lo stile di Ivy è fluido, veloce e ricco di coinvolgenti dettagli al punto tale di condurre il lettore, grazie anche ai due PoV alternati dei protagonisti, a rivivere dolore, sensazioni ed emozioni di Hazel e Levi.

Levi è acqua e fuoco, terra e aria, passione e forza. È paradiso e inferno. Levi è tutto.

Non è mai semplice entrare in empatia con dei protagonisti così complessi e problematici. Applauso a Ivy per esserci riuscita!

Ogni personaggio descritto in realtà è perfettamente caratterizzato, ogni minuziosa descrizione ce lo fa apprezzare e adorare. Ok, forse solo quelli positivi!

Dorothy è fondamentale, la sua vivacità contagiosa, il suo ottimismo e la sua freschezza la renderanno una figura indispensabile nella vita di Hazel, a tratti un’ancora di salvezza o la voce della coscienza – una Tinker Bell in carne ed ossa insomma – la spronerà, la coccolerà e la supporterà nei momenti del bisogno. Tutte abbiamo bisogno di una Dorothy nella nostra vita!

  • Non vi siete fatte scoraggiare dalle mie parole iniziali.
  • Amate i personaggi danneggiati, con un passato doloroso ed un futuro incerto.
  • Vi ho incuriosite al punto tale da voler scoprire quali temi ha messo in piazza l’autrice.

Nonostante il dolore provato per i temi affrontati io non posso che consigliarvi la lettura di Levi e, se avete un cuore forte, lo amerete come ho fatto io.

Saretta devi assolutamente leggerlo. Marika tu no!

Buona Lettura

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