Legati dall'onore

Legati dall’onore di Cora Reilly

Legati dall'onoreTitolo: Legati dall’onore

Serie:  #1, mafia chronicles

Autore: Cora Reilly

Genere:  Mafia Romance

Tipo di finale: concluso

Narrazione:  Prima persona, POV protagonista femminile (Aria)

Data di pubblicazione: 12 settembre 2019

Editore: Hope Edizioni

TRAMA:

Nata in una delle principali famiglie mafiose di Chicago, Aria Scuderi fatica a trovare la sua strada in un mondo in cui non c’è nessuna possibilità di scelta.

Aria aveva solo quindici anni quando i suoi genitori l’hanno promessa a Luca “la Morsa” Vitiello, il figlio maggiore del Capo della mafia di New York, per assicurare la pace tra le due famiglie. Ora che lei è diciottenne, il giorno che ha temuto per anni, quello del matrimonio con Luca, si sta avvicinando minaccioso.

Aria è terrorizzata all’idea di sposare un uomo che conosce a malapena, soprattutto uno che ha ottenuto il soprannome la Morsa per aver strangolato una persona a mani nude. Luca potrà anche essere uno degli uomini più ricercati di New York, grazie al suo bell’aspetto, alla ricchezza e al carisma da predatore che irradia potere, ma le ragazze dell’alta società che si gettano ai suoi piedi non sanno ciò che Aria sa: la sua nomea di cattivo ragazzo non è solo un gioco, perché sangue e morte si annidano dietro gli affascinanti occhi grigi e l’arrogante sorriso di Luca. Nel mondo di Aria, un bell’aspetto esteriore spesso nasconde un mostro all’interno; un mostro che può tanto facilmente ucciderti quanto baciarti.

L’unico modo per sfuggire al matrimonio sarebbe scappare e lasciarsi tutto alle spalle, ma Aria non riesce a sopportare il pensiero di non rivedere mai più la sua famiglia. Nonostante la paura, decide di procedere con il matrimonio. Aria è cresciuta tra predatori come Luca e sa che persino i più freddi bastardi hanno un cuore, e lei ha tutte le intenzioni di farsi strada in quello di Luca.

Prima di Legati dall’onore non avevo mai letto un mafia romance, infatti non credevo fosse possibile associare “mafia” ad una lettura “leggera”.

Per chi, come me, è nato e vissuto in Sicilia, mafia è un termine pesante e carico di significati; per un siciliano onesto è una parola fastidiosa da pensare e difficile da pronunciare.

Ma bisogna sempre superare i propri limiti mentali e quindi pensando al detto “mai dire mai”, ho scelto di leggere Legati dall’onore e, adesso, giunta alla “fine” sono pronta a svelarvi cosa ho scoperto andando oltre la copertina.

Per cominciare, vi avverto che si rischia di rimanere ustionati! Si, proprio così. Ma non a causa di armi da fuoco ed esplosivi, bensì per il calore, forte e coinvolgente, sprigionato dalla passione tra Aria e Luca.

Aria Scuderi, appena quindicenne, viene promessa in sposa da suo padre,  al designato erede del Capo dei Capi: Luca Vitiello.

Gli Scuderi sono una delle più potenti famiglie mafiose di Chicago e sono da sempre in conflitto con la famiglia Vitiello, famosa per lo spietato controllo esercitato su New York.

La promessa di matrimonio non sarebbe mai stata plausibile se non fosse sorta la necessità di unire le forze, superando le rivalità, contro nuovi nemici comuni che minacciano di sottrarre ad entrambe le famiglie il controllo sui rispettivi territori.

La Bratva russa e la Triade taiwanese erano sempre più insidiose e l’unico modo per contrastarle è far fronte comune.

Per suggellare la nuova alleanza, il sistema più sicuro per rendere duraturo e forte il legame tra le due Organizzazioni è unire le famiglie, pronunciando le fatidiche e definitive parole “finché morte non ci separi”.

Aria, appreso il suo destino, si dispera e vorrebbe fuggire. Ma dove potrebbe mai andare una ragazzina giovane e inesperta? Il suo futuro è segnato e solo la morte potrebbe liberarla da quella gabbia dorata. Del resto, lei è nata prigioniera: la sua stessa casa è stata da sempre la sua prigione, e gli Scuderi, cioè i suoi genitori ed i loro fedelissimi, i propri carcerieri.

Appena compirà diciotto anni diventerà la moglie di Luca Vitiello e fino al quel momento, ormai considerata proprietà del suo futuro marito, non potrà avvicinarsi neanche lontanamente ad un altro uomo. Lei è già sua!

«Nel nostro mondo, la morte era l’unica soluzione accettabile per la fine di un matrimonio. Persino se fossi riuscita a sottrarmi agli occhi vigili di Luca e a quelli dei suoi scagnozzi, la rottura del nostro accordo avrebbe significato guerra.»

«In questo matrimonio non c’era posto per l’amore, la fiducia o la possibilità di scelta. Era incentrato sul dovere e sull’onore, su ciò che era necessario fare. Un legame per assicurare la pace.»

…..

«La mia vita era già finita prima ancora di iniziare. Tutto era già stato deciso al posto mio.»

L’unico spiraglio di luce che penetra dalla porta sempre chiusa dietro la quale vive Aria è emanata dall’amore sincero e profondo per i suoi fratelli minori. Gianna, amica e confidente, dal temperamento forte e poco arrendevole; Lily, piccola e dolce ma ingenuamente provocante e Tommy, un bimbo di appena otto anni, legatissimo ad Aria, che già si trova a percorre quella strada che obbligatoriamente lo porterà a far parte dell’organizzazione di Chicago.

Sposare uno sconosciuto è già impensabile, ma sposare Luca Vitiello, detto “la Morsa” – per aver strangolato un nemico a mani nude, famoso per essere freddo e spietato, oltre che donnaiolo rude e senza scrupoli – non può far altro che terrorizzare un ragazza, appena diciottenne, che non ha mai neppure provato cosa significa baciare un uomo.

Il giorno del matrimonio arriva e Aria cerca di non farsi trovare impreparata. Ma le basta guardare nei freddi occhi grigi del suo promesso sposo per sentirsi esposta e già privata di ogni protezione.

«Io, però, ero cresciuta in un mondo in cui una maschera perfetta era l’unica protezione che le donne potevano permettersi e non ebbi alcun problema ad atteggiare il mio volto in un’espressione serena. Nessuno avrebbe saputo quanto desideravo fuggire. Nessuno tranne Luca. Non potevo nascondermi da lui, poco importava con quanto impegno ci provassi. Non riuscii a smettere di tremare.»  

Luca, riesce a percepire, ogni volta che si avvicina, la sua paura. Aria non può nascondersi, ma lui riuscirà a sorprenderla e gli occhi cupi e possessivi pian piano non le provocheranno solo brividi di paura.

Lui è così tante cose: bello e forte, attraente ed esperto, possessivo ma rispettoso. Ed il cuore di Aria ha una profonda necessità di lasciarsi andare all’amore.

La protagonista femminile, apparentemente fragile e arrendevole, nasconde un temperamento determinato. È capace di gestire situazioni difficili e affrontare i suoi timori con coraggio.

La sua caparbietà le permetterà di trasformare la sua gabbia in un rifugio d’amore.

«Non riuscivo a credere a quanto il mio corpo desiderasse il suo tocco e il piacere che mi dava. Erano gli unici momenti in cui mi dimenticavo della mia vita, dove ero libera dalle catene del nostro mondo.»

Legati dall'onore

Per Luca, Aria diventa smania di possesso e inevitabilmente una sua debolezza. Nell’ambiente mafioso, averne significa rischiare ed esporsi, soprattutto per un Capo dei Capi che deve dimostrare sempre di non temere niente e nessuno.

«Nei suoi occhi si leggevano una cupezza e una possessività che mi provocarono un brivido di paura lungo la schiena. Dubitavo che in quel cuore oscuro ci fosse spazio per una scintilla di gentilezza o di amore.»

Luca Vitiello sarà mai capace di amare Aria? Il loro rapporto in che modo si evolverà?

Cora Reilly in Legati dall’onore, utilizzando il POV di Aria, ci permette di interpretare bene l’evolversi dei sentimenti e delle emozioni del personaggio femminile, ma lascia insoddisfatta la necessità di ascoltare anche il pensiero di Luca. Forse la presenza del suo punto di vista avrebbe reso più profonda e completa la loro storia.

Legati dall’onore ci fa conoscere anche dei personaggi secondari che sicuramente diventeranno i protagonisti dei volumi successivi della serie Mafia Chronicles.

Io, personalmente, non vedo l’ora di leggere cosa combinerà l’indomabile Gianna la sorella di Aria.

Consiglio di leggere questo primo volume della serie perché appassionate e abbastanza coinvolgente. Adatto anche a chi non è proprio un amante del Mafia Romance.

La cosa più bella in Legati dall’onore? Come si dice in gergo calcistico:

Amore 1 – Mafia 0.

L’onore mafioso non riuscirà a stabilire un legame più forte di quello dei sentimenti.

 

 

 

 

 

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *