Lasciami perdere

Lasciami perdere di Barbara Morini

Lasciami perdere

Titolo: Lasciami perdere
Serie: Stand alone, autoconclusivo
Autore: Barbara Morini
Genere: Contemporary romance
Tipo di finale: Chiuso
Narrazione:  Terza persona
Data di pubblicazione: 27 maggio 2020
Editore:  Words Edizioni
Trama:
Tu non sei per tutti. Tu sei per me.

Francesca è una fata molto speciale, Steno un principe per niente azzurro. Lei, dopo aver subìto violenza dieci anni prima, si è confinata in un mondo di incertezze e paure: non ha relazioni sociali e non si lascia toccare. Lui, rinomato ginecologo, scontroso e troppo diretto nelle sue esternazioni, ha appena scoperto il tradimento della moglie e deciso di abbandonare casa e routine a favore di una vita indipendente e solitaria.

Con in mano una lista di obiettivi da raggiungere per ritrovare la propria identità, Francesca approda nello studio medico di Steno in cerca di lavoro e lui la assume come segretaria. Le loro vite, tuttavia, sono destinate a incrociarsi in modi differenti e più profondi, grazie anche all’aiuto di una Contessa eccentrica, inaspettata fata madrina. Attorno a loro una vicina che fa magie con ago e filo, due domestiche particolari e una strega in camice bianco. Tra polvere di stelle, desideri inespressi e candeline di compleanno, vivremo la magia di una storia dove tutto è esattamente come sembra.

 

La Words Edizioni, per me, sta diventando una garanzia, per questo motivo sono molto felice di prendere parte al Review Tour organizzato in occasione della recentissima pubblicazione di Lasciami Perdere di Barbara Morini.

Ed è parlando proprio di lei, di Barbara Morini, che voglio iniziare questa recensione. Perché devo assolutamente mettere in evidenza, sin da subito, quanto sia brava questa autrice.

Il suo stile regale, elegante, garbato e sintatticamente perfetto, ha reso magica una storia difficile. 

Lei, con delicatezza, quasi in punta di piedi, entra nelle vite dei protagonisti e con estrema sensibilità racconta di loro, delle loro fragilità, dei loro difetti e dei loro demoni. Ma li accompagna, anche, nel viaggio che intraprendono oltre i limiti delle apparenze, della diffidenza e delle paure, durante il quale si trovano a condividere la propria solitudine.

È innegabile: Steno Reggiani e Francesca Santi sono molto più che diversi.

Lui, bello anzi bellissimo, è un acclamato ginecologo, da poco tornato single dopo la fine del suo matrimonio, così richiesto che le donne sono pronte a ore di fila pur di aprire le gambe al suo cospetto.

Lei è magrissima, capelli ricci e crespi, occhiali esagerati, timorosa ed insignificante.  “Brutta e sfigata”: spezzata.

Ma, proprio, nella loro diversità si trova ciò che li accomuna: la solitudine. 

Francesca, lottando contro sé stessa, è riuscita a raggiungere l’obiettivo di andare a vivere da sola, ma adesso deve necessariamente trovarsi un lavoro.

E questo lavoro lo trova. A Steno non serve neanche farle un vero colloquio, gli basta guardarla per capire che è perfetta per diventare la sua nuova segretaria. 

Perché di donne lui non ne può proprio più e quella che ha di fronte di femminile ha poco e niente. 

Brutta, sfigata, perfetta.

Per entrambi è un nuovo inizio che richiede la necessità di acquisire nuove abitudini.

«Fra i due c’era una sorta di verginità bilaterale: lui alle prese con la sua prima segretaria e lei con il suo primo datore di lavoro.»

Abitudini che, con il tempo diventeranno rassicuranti certezze.

Divideranno gli spazi a distanza, parleranno nel silenzio, si sosterranno senza bisogno di toccarsi.

Steno, saprà guardala in un modo unico, magico. 

«Tutta la fatica che aveva messo nell’eclissare il suo corpo era stata inutile con Steno, che aveva apprezzato il dentro senza badare al fuori.»

Il suo essere cinico, impostato e poco romantico, saranno le vere caratteristiche che faranno innamorare di lui il lettore.

Francesca, in Steno troverà qualcuno in grado di aiutarla a guarire le proprie ferite.

«Qualcuno le aveva detto che il cielo percorso da nuvole bianche sarebbe tornato, il sole avrebbe lentamente suscitato il disgelo e l’inverno avrebbe ceduto il passo a una timida primavera, anche se lei non ci credeva.»

Non diventerà bella sicura e irresistibile, ma, giorno dopo giorno, anno dopo anno, non avrà più così tanta paura di vivere.

«Un anno le era servito per trovare una routine relazionale: ogni minuto trascorso, ogni ora, ogni giorno avevano limato incertezze, aumentato la sua autostima, contribuito a farla sentire più sicura e più al sicuro.»

Lasciami perdere

Con l’amore, questi personaggi, non diventano perfetti, non trovano qualcuno in grado di cancellare i propri difetti, ma qualcuno che li sappia accettare e amare al di là di tutto. Incontrano quell’Amore che aiuta a volare al di sopra di ogni paura, come fa un aquilone quando è sorretto dal vento.

«L’aquilone sono io, il filo è quello che mi è successo: sono ineluttabilmente legata al mio passato, ma potrei volare lo stesso.»

Ho trovato questo libro incantevole. Ogni pagina ha il suo “perché”. Non c’è stato un solo momento in cui io abbia avuto voglia di passare avanti, anzi ho voluto assaporare tutto, ogni parola, ogni segno di punteggiatura. Perché Lasciami perdere è una bellissima storia, scritta benissimo e tutta da assaporare.

I dettagli e le circostanze narrate da Barbara Morini ti trascinano al suo interno e ti illudono di poter vivere in prima persona ogni sensazione, ti fanno quasi pensare di poter toccare con mano tutto ciò che circonda i personaggi.

Non ci saranno innamoramenti istantanei e fulminanti, ma la pazienza, il saper aspettare. Steno e Francesca si sapranno rispettare. Aspetteranno il tempo necessario, quello giusto. 

«E intanto, dopo due anni, lui continuava a stare zitto e lei a non parlare: il sodalizio perfetto.»

E questa non è vera magia? 

Questo non è il vero amore?

Barbara Morini, attraverso Francesca, emozionando, scrive: se non riesci ad aspettare, se non riesci a rispettare, Lasciami perdere.

Perché il rispetto delle esigenze dell’altro deve essere imprescindibile, sempre e comunque.

Detto ciò, vi suggerisco di non “lasciare perdere” questo libro, perché è speciale e merita assolutamente di essere letto.

Vi assicuro che, ad ogni capitolo, sentirete il “tum tum, tum tum, tum tum” del vostro cuore.

«Erano diversi come il giorno e la notte. Ma, esattamente come all’orizzonte il giorno e la notte si fondevano prima di separarsi in luce e buio, così erano loro due: uniti in una calda penombra, che dava continuità ai due estremi.»

Copia ARC inviata gratuitamente dalla CE  in cambio di una recensione onesta e sincera.

 

 

 

 

Link per l’acquisto: Lasciami perdere

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