Lady O

Lady O di Charlotte Lays

Lady OTitolo:​ Lady O

Serie:​  # 1 NY Sinners Series, autoconclusivo

Autore: Charlotte Lays​

Genere:  Contemporary Romance​

Tipo di finale: concluso​

Narrazione:  Prima persona, POV protagonista femminile (Olyvia alias Lady O)​

Data di pubblicazione:​ 20 settembre 2019

Editore:​ Self-publishing

TRAMA:

Parlare attraverso la schermata di un pc è sempre stato più semplice per chiunque, ma per Lady O, all’anagrafe Olyvia Cardoso, farlo, rende la vita di tutti i giorni meno complicata e pesante, decisamente più semplice da sopportare. 

Specialmente se pensa al passato. 

Specialmente se considera le vessazioni. 

Specialmente se vive l’inadeguatezza che sua madre le ha sempre trasmesso. 

Dalle pagine dei suoi romanzi, e della sua rubrica, la giornalista più irriverente dell’Upper East Side demolisce gli uomini e avalla la causa delle donne, dimenticando per un momento come quegli stessi uomini siano stati, nella sua adolescenza, la linfa attiva del dolore che prova e che l’ha piegata.

Ma non abbastanza, non del tutto, e sarà evidente quando, d’improvviso, nella vita di Olyvia tornerà Gerard Gordon, una delle menti che hanno architettato la sua completa resa anni prima. 

Cattivo, perfido, subdolo… O no? 

Possibile che quell’angelo maledetto dagli occhi verdi e il sorriso tentatore sia proprio quello che proclama di essere? 

Un neurochirurgo affascinato da lei al punto da volerla proteggere addirittura da se stessa?

Dalla penna di Charlotte Lays, autrice di Ghiaccio bollente e Scritto sulla pelle, un romanzo coinvolgente, brillante, denso di emozioni e assolutamente da vivere…  Perché spesso le apparenze ingannano e non è detto che la bellezza sia poi sintomo di un cuore puro e armonioso.

                                                                

A circa due settimane dall’uscita dell’ultimo lavoro di Charlotte Lays, ImPerfect Lady, il quarto volume della NY Sinners Series, (pubblicato il 3 ottobre 2019 in Self-publishing) io, non avendo avuto, finora, il piacere di leggere nessun libro della serie, ho deciso di cominciare dal primo volume, Lady O, per poi dedicarmi a tutti gli altri.

Inizio ponendo una domanda: si può ridere di cuore e contemporaneamente percepire l’amarezza sprigionata dalle ingiustizie subite dalla protagonista?

La risposta è: sì, proprio leggendo Lady O.

La particolarità di questo contemporary romance è che è caratterizzato da due componenti apparentemente contrastanti ma che in realtà sono complementari. La cupa e triste realtà della storia narrata e l’allegra e ironica capacità di sdrammatizzarla.

Anche la protagonista femminile possiede questa ambivalenza, tanto da sembrare addirittura un duo: Olyvia Cardoso e Lady O.

In realtà sono due facce della stessa medaglia, cioè Lady O, non è altro che lo pseudonimo che Olyvia utilizza per scrivere. Ma proprio, attraverso Lady O, viene fuori una parte della protagonista completamente diversa da quella che gli altri conoscono.

Olyvia Cardoso,​ è una bellissima persona, dolce e sensibile. Ha ereditato dal padre, Guillermo Cardoso, tutti i tratti distintivi delle loro origini brasiliane: profondi occhi scuri, capelli mori e pelle mulatta. Purtroppo nella sua vita c’è una persona che per lei rappresenta un grandissimo problema, Ophelia Mandellson Cardoso, sua madre.

Definirla tale è davvero difficile, perché in realtà, è una vera e propria arpia di altolocate origini russe, glaciale come le temperature di quelle zone, in grado di manipolare la mente delle sue figlie già da bambine.

Olyvia, infatti, ha una sorella poco più piccola di lei, di nome Olga con la quale, la perfida madre, la confronta in negativo continuamente. Ogni scusa è sempre buona per farle sentire il peso della sua inadeguatezza rispetto alla bellezza della sorella.

Il padre, sembra non riuscire ad intervenire efficacemente per difenderla e l’unica vera fonte di affetto per lei è da sempre la sua adorata nonna materna (babushka), che nonostante non riesca a proteggerla dalle cattiverie dette e dalle azioni compiute dalla madre, con il suo amore, le permette di coltivare dentro di sé dei sani principi: la sensibilità e la capacità di provare sentimenti.

La morte dell’adorata nonna, per lei è un colpo durissimo e pur di fuggire dalle grinfie della madre, decide di farsi mettere in un collegio svizzero. Lì cerca rifugio nel cibo, illudendosi di riuscire a colmare il vuoto scavato dal profondo senso di perdita e di solitudine.

Questo la porta inevitabilmente ad ingrassare e purtroppo a subire ulteriori vessazioni ed ingiustizie da parte di alcuni suoi coetanei, un gruppetto di bulli senza scrupoli che diventeranno per lei un vero e proprio tormento.

Per fortuna, proprio nello stesso collegio incontra delle ragazze che diventeranno le componenti della sua nuova famiglia. Quella composta dalle Cosmopolitan Girls. Loro sono: Olyvia ovviamente, Luise, Sophia, Cassandra, Grace, Kathleen e Cheryl.

«Anche se le luci di New York illuminano la notte, questa sera il vero spettacolo siamo noi sette. Insieme. Sette come i vizi capitali. Sette come le Meraviglie del Mondo. Semplicemente sette donne, amiche, sorelle per scelta. La nostra amicizia è nata in un collegio svizzero. Una struttura meravigliosa, incastonata in mezzo alle Alpi, dove ci siamo strette e unite come maglie di una catena d’acciaio inossidabile.»

Dopo l’ennesima umiliazione che le fa pensare di farla finita, il ricordo delle parole di sua nonna ed il legame con queste sei ragazze le sono di fondamentale aiuto per rialzarsi.

«Essere noi può sembrare bellissimo, ma vi assicuro che è dannatamente complicato. Oltre alla sicurezza e alla prigionia dorata dei soldi, c’è un mondo falso e artefatto che vi ruota intorno. La morte dei rapporti umani, la dittatura della convenienza e, di conseguenza, dell’apparenza.»

Olyvia, decide di prendere in mano la propria vita e di farsi curare da un team di persone specializzate.

Così tra dieta, sedute di psicoterapia, sport ed allenamento, in lei inizia a predominare sempre di più quella parte di sé, che neanche sapeva di avere e l’impellente necessità di darle voce la spinge a darsi alla scrittura.

Del resto i libri per lei sono sempre stati un’ancora di salvezza, un mondo dentro il quale immergersi per sentirsi al sicuro.

Attraverso i libri non ha paura di immaginarsi con un uomo, anche se nella realtà non ha mai avuto nessun rapporto e può credere nel vero amore. Quindi perché non scrivere?

Non potrebbe mai farlo, però, con la sua vera identità, deve nascondersi dietro lo schermo del suo pc; nessuno, a parte le Cosmopolitan Girls, deve sapere che lei, non è una correttrice di bozze ma che in realtà, cura la rubrica del New York Times elargendo consigli alle coppie con problemi nella sfera sessuale e che è anche, l’autrice di libri di grande successo contenenti scene ad alto tasso erotico.

Da questa necessità prende vita Lady O,​ non solo come semplice pseudonimo, ma anche come il suo alter ego. La parte di Olyvia irriverente, spigliata, con la risposta sempre pronta, che non si ferma neanche davanti alle domande più sfrontate. Lady O, è impavida, non teme niente e nessuno, si erge a paladina della superiorità femminile e dimostrandosi, invece, spietata con l’insensibilità  di alcuni uomini.

«Qual è il mio pseudonimo? Ma Lady O, naturalmente! La “O” sta per orgasm, non certo per l’iniziale del mio nome Olyvia, mentre “Lady” è in onore di Jane Austen e del suo alter ego “A Lady”».

La nostra conoscenza di Olyvia avviene in un periodo di transizione, nel quale è sicuramente già riuscita a migliorare il suo aspetto fisico, ma non è ancora in grado di apprezzare se stessa. Nasconde il suo corpo, vestendosi con abiti larghi e coprenti, non è capace di rapportarsi con l’altro sesso e non riesce a superare le ingiustizie subite.

Consapevole di non aver ancora completato il lavoro su se stessa, spera che la recente decisione di trasferirsi nello stesso palazzo con tutte le sue amiche-sorelle, possa segnare un nuovo inizio.

Per la sua vera rinascita, tutto ciò non è ancora sufficiente, ma il destino ci mette lo zampino e l’incontro con una sua vecchia conoscenza farà, senz’altro la differenza.

Il dott. Gerard Gordon, è il responsabile di neurochirurgia del Lenox Hospital di New York, bello, attraente, dolce, premuroso e protettivo.

Proprio come i protagonisti dei suoi amati romanzi.

Lui possiede un unico difetto, quello di essere proprio lo stesso Gerard che faceva parte del gruppo di bulli che in collegio, la chiamavano “Brown Pimpy” e che le hanno reso la vita un inferno.

Certo, lei è consapevole che rispetto agli altri lui è sempre stato il meno peggio, ma comunque non ha mai fatto niente di concreto per difenderla. E nonostante ciò, lei se ne era innamorata.

Il suo modo di guardarla, allora, le bucava il cuore e adesso, a distanza di tanti anni, quegli occhi hanno su di lei lo stesso identico potere.

«Voglio che mi baci, ma ne sono terrorizzata.

Voglio che vada via, ma anche che mi stringa tra le braccia.

Voglio che continui a parlarmi con la sua voce sommessa e vibrante, capace di cullarmi mentre mi incendia.»

Lady O

Il bel dottore riuscirà a far provare ad Olyvia il significato delle parole fidarsi e affidarsi ad un’altra persona?

Lasciandovi trasportare dalle parole che compongono “Lady O” troverete la risposta a questo quesito e scoprirete come l’amore, possa essere capace di trasformare le ombre e le cattiverie di un incubo fin troppo autentico, in una realtà così piena di luce e di sentimenti positivi da sembrare un sogno.

Un amore come quello raccontato nei libri tanto amati dalla nostra protagonista ( e certamente da Charlotte Lays) e che ritroverete citati nella storia tra Olyvia e Gerard.

Dopo un inizio leggermente frastagliato, per via della necessaria presentazione delle Cosmopolitan Girls, la lettura prosegue in modo scorrevole sino alla fine.

I temi trattati sono alleggeriti dall’ironica scrittura di Charlotte Lays, dalle imprecazioni in russo e in portoghese di Olyvia, ma soprattutto dagli interventi di Lady O e dalle risposte esilaranti che fornisce alle domande dei suoi lettori che vi faranno ridere. Ma ridere ridere.

L’eccellente lavoro di editing mi ha colpita, ancora prima di arrivare ai ringraziamenti e scoprire che fosse opera di Veronica Pigozzo. Una professionista, stimata dalle autrici e che merita di essere apprezzata per le sue evidenti capacità.

Un libro che definirei al femminile, ma che dovrebbero leggere anche tutti gli uomini che non fanno altro che ripetere di non capire le donne. Infatti, Lady O potrebbe sicuramente essere d’aiuto alla loro oggettiva incapacità.

Impaziente di scoprire chi sarà, tra le Cosmopolitan Girls, la protagonista del secondo volume della NY Sinner Series, vi lascio a questa bella e divertente lettura.

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