Il principe di Park Avenue di Louise Bay

Il principe di Park Avenue

Titolo: Il principe di Park Avenue
Serie: The Royals Collection #2, Autoconclusivo
Autore: Louise Bay
Genere: Contemporary Romance
Narrazione
: Prima persona, Pov alternati
Tipo di finale: Chiuso
Numero di pagine: 248
Data di pubblicazione: 11 Giugno 2020
Editore: Always Publishing Editore
Trama: È il Principe di Park Avenue, ma lei regna sul suo cuore.

Sam Shaw è un imprenditore immobiliare astuto e calcolatore. Rimasto orfano in giovane età, Sam ha costruito il suo impero contando solo sulle sue forze. Affascinante e seducente, è capace di conquistare le donne con la stessa abilità con cui riesce a concludere un affare.
La sua unica regola? Non innamorarsi. Soprattutto, non della bellissima Grace Astor, principessa dell’alta società di Manhattan e proprietaria di una galleria d’arte. Sam si imbatte in lei quando va in cerca di quadri per impreziosire il suo appartamento di Park Avenue, e nessuno dei due si aspettava l’istantanea attrazione che li travolge al primo sguardo. Una notte è tutto ciò che Sam e Grace condividono, ma una notte non basta.

Sam, che tiene le persone a distanza dal suo cuore consumato dal dolore della perdita, non riesce a ignorare l’interesse per la brillante donna che sembra farsi beffe dei lussi, privilegiando il duro lavoro e la passione per l’arte. Tuttavia, il desiderio di zittire la bocca impertinente di Grace con baci infuocati non basta ad abbattere le barriere erette da Sam per proteggersi dalla sofferenza.
Ma lui non si accorge che il ghiaccio intorno al suo cuore si sta già irrimediabilmente sciogliendo.
Riuscirà a capire che l’amore non lo distruggerà, bensì lo renderà più forte, prima che sia troppo tardi?

Immaginatevi il classico uomo d’affari: elegante, intrigante, imponente, autoritario e ricco. Spesso li definiamo snob. Perché? Perché amano circondarsi di cose belle. Belle auto, belle case e belle donne. Sono uomini influenti che risaltano sulla copertina di riviste o ad eventi sociali.
Sam Shaw, protagonista di Il principe di Park Avenue è, apparentemente, il classico uomo d’affari. Ha appena acquistato un appartamento in uno dei palazzi più costosi di Park Avenue, e dirige una società immobiliare. Bene, le sue somiglianze finiscono qui. Lui non ama circondarsi di beni materiali, non è il tipo da collezionare auto o donne. Quest’ultime sono presenti nella sua vita, ma per un mero sfogo fisico. Sam, infatti, non vuole una relazione ed è deciso a rimanere single per molto tempo. Il suo intero mondo gira intorno agli investimenti, a quello che lo fa sentire al sicuro. E come potremmo biasimarlo?

Da bambino Sam ha perso i genitori in un incidente d’auto e, poi, si è visto sottratte la sua casa, la quotidianità, la sua intera vita. Dai 12 anni è cresciuto in una Casa Famiglia, per poi risparmiare ogni singolo centesimo ottenuto lavorando. Quando ha perso tutto, ha deciso di non avere più bisogno di cose materiali, ma nemmeno di legami affettivi. L’unica persona con cui ha un vero rapporto è Angie, la sua migliore amica, l’unica che lo comprende davvero.

L’appartamento che Sam ha acquistato a Park Avenue rispecchia perfettamente il suo stile di vita. Un divano sgangherato e vecchio, una cucina essenziale, i suoi libri e un materasso sul pavimento sono tutto quello che forma l’arredamento del suo lussuoso appartamento. Deciso a fare un ulteriore investimento, Sam assume una consulente d’arte, la più famosa della città, per consigliarli dei quadri da acquistare. È proprio ad una mostra che Sam incontra Grace Astor, proprietaria della galleria d’arte, una donna che fin da subito appare come la perfetta principessa di Park Avenue. Se non fosse che, come nel caso di Sam, le apparenze ingannano e Grace si rivela fin da subito una donna sensibile e dolce, profonda e attenta ai dettagli.
E Sam ne rimane affascinato. La desidera, ma una sola notte i passione non basta.

Di solito non mi comportavo così. Sam Shaw non rientrava nella mia normalità, ma lo desideravo. Ogni volta che gli ero accanto, lo volevo.

Non è solo la passione che hanno condiviso a far capire a Sam di volerne ancora. L’uomo vuole scoprire quello che Grace pensa e prova, vuole conoscerla davvero. Vuole vedere il suo sorriso e i suoi occhi illuminarsi quando parla d’arte, provocarla e sfidarla. Ma, soprattutto, desidera qualcosa a cui si è sottratto da quando ha perso i genitori: un legame.
Un legame è pericoloso. Un legame è imprevedibile, può portare ad altro dolore a cui Sam non è sicuro di poter sopravvivere. Ma, quando si forma un legame tra due persone, contrastarlo è difficile, se non impossibile. Riuscirà Sem a fidarsi abbastanza da rischiare il proprio cuore?

Il principe di Park Avenue è stata una lettura totalmente inattesa. Non mi aspettavo questo tipo di storia, né questi personaggi. Pensavo di leggere di un uomo freddo e cinico a causa del dolore, che fa la bella vita, e di una donna con dei sogni, ma che vive nel privilegio di essere nata ricca.
Niente di più sbagliato.

Grace ama le cose belle. Begli arredamenti, bei vestiti. Non è che odia essere una principessa di Park Avenue, semplicemente ora vuole cavarsela con le proprie forze, inseguendo il sogno di aprire una galleria d’arte. Perché Grace ama l’arte più di tutto e, credetemi, tra le pagine di questo libro lei riuscirà a fare innamorare dell’arte anche voi lettori. Io un po’ la capisco. L’arte è emozione, sentimento. L’arte è realtà, sogno e desiderio. È anche un rischio. L’arte ha il potere di mettere a nudo l’anima di un artista, il suo intero essere. È un collegamento tra l’artista e la persona, uno scambio di pensieri.
Penso si sia notato quanto io mi sia sentita legata a Grace, vero?

E poi c’è Sam. Sam è una contraddizione vivente. Mi ha stupita in ogni modo possibile con il suo carattere, con la sua attenzione ai dettagli. Vedere Grace felice lo rende felice. Lui riesce a renderla migliore, coraggiosa e spensierata. Sì, probabilmente ognuna di noi sarebbe estasiata di avere un primo appuntamento in una delle gallerie d’arte più famose al mondo, ma è proprio questo il punto: i dettagli. Sam ha voluto un primo appuntamento diverso dal solito, uno che rendesse Grace veramente felice. E ci è riuscito. Però, è anche umano. Ha dei difetti. Ha vissuto un evento traumatico che non ha mai davvero affrontato, qualcosa che ogni giorno condiziona la sua vita. E Grace stessa dovrà capire perché Sam agisce in un certo modo.

Mi piaceva questa ragazza, parlare e passare del tempo con lei, non solo andarci a letto. Avevo iniziato a desiderare qualcosa di più. Volevo conquistarla, che fosse impressionata. Volevo piacerle. E quello mi terrorizzava. Ero in un territorio inesplorato senza un piano.

Insomma, si è capito che mi è piaciuto Il principe di Park Avenue? Louise Bay, questa volta, ha preferito concentrarsi più sul lato psicologico dei suoi personaggi che su quello lavorativo. Rispetto a Il re di Wall Street, la parte lavorativa di Sam è quasi inesistente. Se di Max King abbiamo conosciuto ogni sfaccettatura lavorativa e, in seguito, umana, con Sam Shaw è l’esatto opposto. E questo contrasto, almeno secondo me, ha messo in luce una crescita nello stile di Louise Bay, perché di Sam, leggendo Il principe di Park Avenue, si coglie ogni più piccola sfaccettatura.

Questa è una storia ricca d’arte, amore e rinascita, di coraggio e fiducia, dubbi e incertezze.
E la bellezza di questo libro risiede proprio nei suoi protagonisti, due persone che, apparentemente, possono essere stereotipate, ma che si rivelano l’eccezione.

Copia ARC inviata dalla Casa Editrice in cambio di una recensione onesta e sincera.
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Serie: The Royals Collection
#1 Il re di Wall Street – link per l’acquisto & recensione
#2 Il principe di Park Avenue – link per l’acquisto

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