Il destino del nostro amore

Il destino del nostro amore di L.A Casey

Il destino del nostro amore

Titolo: Il destino del nostro amore
Serie: Stand Alone
Autore: L.A Casey
Genere: Contemporary Romance, Angst
Narrazione
: Prima persona, Pov alternati
Tipo di finale: Chiuso
Numero di pagine: 350
Data di pubblicazione: 6 Gennaio 2020
Editore: Newton Compton Editore

Trama: Erin ha sempre avuto una cotta per Ward, il migliore amico di suo fratello Tommy. Sono passati undici anni da quando lui è scomparso, spezzandole il cuore. Dimenticarlo è stato difficilissimo, ma col tempo Erin ha accettato l’idea di non rivederlo mai più. Il giorno in cui Tommy viene coinvolto in un drammatico incidente stradale, Ward ricompare all’improvviso. Le loro vite, a distanza di undici anni, non potrebbero essere più diverse: Erin fa fronte alle difficoltà destreggiandosi tra due lavori, mentre Ward è un multimilionario, proprietario di un’impresa che porta addirittura il suo nome. Ora che è tornato, desidera disperatamente farsi perdonare. Ma potrebbe essere troppo tardi. Erin infatti prova emozioni contrastanti: da un lato sente di non averlo mai davvero dimenticato, dall’altro teme che lui possa ferirla ancora. Sarà capace di capire che cosa desidera davvero?

Ward era scomparso senza lasciare traccia.
Ma ora è tornato.
E intende restare.

Come potevo farmi scappare una nuova pubblicazione di L.A Casey? È un’autrice che seguo dalla sua prima pubblicazione in Italia, che nella maggior parte dei casi riesce a travolgermi con le sue storie, un’autrice da cui mi aspetto molto.
Come già si percepisce dalla trama, Il destino del nostro amore è un romance diverso da tutti i suoi libri tradotti fino ad ora.
Tra le pagine di questo libro troverete angoscia, tristezza e dolore. Ecco perché già da ora mi sento di sconsigliarlo a chi ama l’amore leggero e felice, la tranquillità e la semplicità.

Erin è cresciuta in una casa felice, piena d’amore e gioia. È sempre stata una bambina molto intelligente, caratteristica che non le ha fatto avere molti amici a scuola e, per questo, da sempre ha un rapporto particolare con suo fratello Tommy, di otto anni più grande di lei.
Tommy non è solamente suo fratello maggiore, è il suo migliore amico, il suo confidente. E, oltre a Tommy, nella vita di Erin c’è Ward, il migliore amico di suo fratello, un ragazzo che i genitori di Erin hanno sempre trattato come un figlio. Un ragazzo per cui Erin, a soli undici anni, ha una bella cotta.

Il giorno di San Valentino è una delle feste preferite da Erin, perché aiuta il padre a sistemare i regali per la madre. Vedere la donna sorridere felice è l’unico desiderio della bambina. Ama quando i suoi genitori si fermano a ballare la loro canzone, perché riescono a farle sognare e desiderare un’amore da favola come il loro.
Eppure, quel San Valentino, diventa per la famiglia di Erin il giorno più brutto della vita. Il padre di Erin viene coinvolto in un incidente stradale e questo lo porta alla morte, qualcosa che distrugge totalmente la vita di tutti i membri della famiglia.

Undici anni dopo gli strascichi di quella morte aleggiano ancora nella vita di Erin, rendendole impossibile andare avanti, trovare pace ed essere felice. Vive ancora nella casa dei genitori, dorme ancora nella stessa stanza, ha abbandonato gli studi e fa due lavori per potersi mantenere a soli ventidue anni.
Tutto questo a causa della madre. La donna, infatti, non è più stata la stessa da quando ha perso il marito e, pian piano, è sprofondata nell’abisso della disperazione e dell’alcolismo. Quando Erin non è al lavoro, è occupata a prendersi cura della madre, raccattarla dal pavimento e pulirla dal suo stesso vomito.

Undici anni prima suo fratello Tommy ha rinunciato al sogno di diventare programmatore, per rimanere vicino alla madre e la sorella, ma ora deve mantenere il proprio figlio e non può vivere a casa della madre. Motivo per cui, alla fine, chi deve gestire davvero la situazione è Erin, da sola. Non rivela al fratello le frasi che la madre le dice da ubriaca, cerca di nascondere a tutti quanto sia davvero grave la situazione, pagandone sempre le conseguenze.

Un giorno come un altro, a fine lavoro, la ragazza chiama il fratello per farsi venire a prendere a lavoro, ignorando che quello stesso giorno diventerà per lei un incubo.
Suo fratello, infatti, si trova in ospedale, perché coinvolto in un grave incidente stradale. È in fin di vita, appeso ad un filo, ed Erin sa di non poter perdere anche lui, non dopo tutto quello che ha già perso nella vita.
Sarà proprio a causa – o grazie, a seconda dei punti di vista – di questa situazione che la ragazza si ritroverà faccia a faccia con Ward, il ragazzo per cui aveva una cotta, il ragazzo che ha abbandonato la sua famiglia undici anni prima, proprio quando loro avevano bisogno di lui.

Rivedere Ward porterà a galla non solo i ricordi di quel periodo di undici anni prima, ma anche tutto l’odio e la rabbia che Erin nutre per lui a causa del suo essersene andato, ma anche per il suo essere diventato milionario con un’idea che era di Ward tanto quanto di Tommy. Erin non lo vuole lì, a Edimburgo. Non vuole rivederlo mai più; undici anni prima ha giurato, tra le lacrime per la morte del padre, sull’uscio di casa, che non avrebbe mai più avuto bisogno di quel ragazzo.
Ma rivedere Ward metterà entrambi davanti alla realtà: lui ha i mezzi per aiutare Tommy e questo potrebbe essere l’unico modo per salvarlo.
Ward dice di essere tornato per restare, per spiegarsi e chiarire, ma Erin non vuole avere nulla a che fare con lui. Riuscirà la ragazza a mantenere la promessa fatta undici anni prima?

Il destino del nostro amore è una storia ricca di dolore in ogni sua forma. C’è il dolore legato alla perdita, quello che porta alla rabbia, persino quello inespresso e nascosto.
L’alcolismo e la morte sono solo alcuni dei temi forti presenti in questo libro, temi che lo rendono intenso ma anche complicato da leggere e assimilare.

Erin, da quando aveva undici anni, si è dovuta prendere cura di sua madre, una donna che non perde occasione per sminuirla e dirle quanto la odia solo perché ha l’aspetto del padre. Sa bene che, in quei momenti, è l’alcol a parlare, ma non è mai facile. Vorrebbe vivere una vita diversa, vorrebbe sentire l’amore che sua madre prova per lei, invece deve occuparsi della donna tutto il tempo e convivere con il guscio vuoto in cui l’hanno trasformata l’alcolismo e il dolore. Non ha mai superato la morte del marito, non è riuscita ad essere forte per i suoi figli, ma nonostante questo Erin non riesce a fregarsene, perché il ricordo della mamma che era, è sempre lì, a ricordarle che l’amore esiste.

La prima parte di Il destino del nostro amore mi ha totalmente catturata, tanto che non mi sono staccata dal kindle fino a notte fonda, fregandomene di dover andare a lavoro la mattina stessa.
Sin dalla prima apparizione di Ward, Erin mostra il suo lato protettivo e aggressivo. Si mostra disposta a tutto pur di proteggere la prorpia famiglia da altro dolore, e per lei Ward non porta altro che sofferenza. Non riesce, infatti, a dimenticare quello che è successo anni prima, il dolore provato quando il ragazzo se n’è andato la sera stessa della comunicazione della morte del padre, lasciandoli da soli.

Poi, circa al 65% di Il destino del nostro amore mi sono fermata, perchè le cose sono cambiate improvvisamente. Se prima Erin era arrabbiata e amareggiata, all’improvviso e senza un vero sviluppo accetta Ward e lo perdona.
Ora, posso capire accettare il suo aiuto e la sua presenza, ma dimenticare tutto l’odio e il dolore provato all’improvviso mi sembra decisamente assurdo, come se il personaggio fosse stato stravolto nel giro di mezza pagina. Questo l’ho trovato tremendamente incoerente rispetto alla ragazza di cui ho letto per metà libro. Mi sarebbe piaciuto leggere uno sviluppo graduale nel loro rapporto, invece è stato tutto improvviso.
Superato questo scoglio, ammetto di essermi appassionata nuovamente al libro, alla storia, soprattutto grazie al personaggio di Ward.

Se, per un buon 80% del libro di lui non ho percepito praticamente niente – e ammetto di averlo trovato un protagonista davvero piatto – ammetto che la sua storia, in particolare scoprire cosa l’ha fatto scappare via da Edimburgo undici anni prima, mi ha incuriosita parecchio.
E, alla fine, quando la verità viene svelata, tutto acquista un senso, ma purtroppo anche qui le cose sono state gestite male dall’autrice.
C’è la rivelazione improvvisa, ma questo aspetto – che poi è alla base del rapporto di odio-amore che si sviluppa tra i protagonisti – è gestito frettolosamente. Non si ha il tempo di assimilare la situazione che subito succede qualcos’altro che distoglie l’attenzione e ruba la scena al passato dell’uomo.

Insomma, Il destino del nostro amore è sicuramente un romance impegnativo e spinoso, soprattutto per chi non ama le storie sofferte, ma è anche una storia bella da leggere. Una di quelle che riesce a trasmetterti l’importanza di vivere ogni momento intensamente, totalmente, perché non puoi mai sapere quando tutto finirà.

Ringrazio la Casa Editrice per la copia ARC fornita in cambio di un’onesta recensione.

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