Il Conte di Long Island

Il Conte di Long Island di JD Hurt

Il Conte di Long Island

Titolo: Il Conte di Long Island
Serie: Honorable Men #1, Autoconclusivo
Autore: JD Hurt
Genere: Mafia – Taboo Romance
Narrazione
: Prima persona, Pov alternati
Tipo di finale: Chiuso
Numero di pagine:
Data di pubblicazione: 9 Marzo 2020
Editore: Self Publishing

Trama: L’ho vista in culla e subito con lei si è creato un legame. All’epoca mi chiamavo Tony Mancuso. Ero solo un piccolo delinquente desideroso di scalare le vette della mafia newyorkese, ma volevo aiutarla. Tenerla con me, proteggerla per sempre. Non sapevo che quel legame sarebbe diventato un mistero che mi avrebbe condannato alla prigionia per diciassette anni, distrutto nel corpo e nell’anima. Ora sono tornato; il mio nome non è più Tony. Io sono il Conte di Long Island e devo dipanare quel mistero per potermi vendicare.
Lei si chiamava Camille. Adesso è Rose; un frutto proibito. Ma il suo nome non conta più e neppure la giovane età, perché è diventata la piccola parte di una realtà molto più grande. La guerra contro i clan di New York.

Da bambina la mia vita era una musica che suonava sempre più lieve. Mi limitavo ad esistere. Mia madre, mio nonno, il mio clan scandivano ogni minuto del mio tempo. Mi dicevano: “è colpa della Mafia. Devi rassegnarti”. Finché ho scoperto che era tutta una bugia. Allora sono scappata. Credevo che sarebbe stato facile perdermi nel mondo e capire chi sono veramente, ma poi è comparso lui: il mostro, l’adulto che vuole distruggermi. Il Conte di Long Island. Pensa di addomesticarmi, ma io sono stata prigioniera, mai ingenua. E imparo in fretta. Grazie a lui ho capito che non esiste gloria facile. Ci si deve scontrare col sangue, con le ossa. Mi chiamo Rose Capascio e ora sono pronta.
Pronta per la guerra contro il Conte di Long Island.

Nota dell’autrice: Il Conte di Long Island è un mafia, forbidden, suspense romance dai risvolti dark. E’ il primo volume autoconclusivo della Honorable Men Series. Contiene tematiche delicate e, talvolta, scabrose. Se ne consiglia pertanto la lettura a un pubblico adulto e consapevole.

Il Conte di Long Island

Il primo consiglio che posso darvi, riguardo a questo libro, è di non iniziarlo nel tardo pomeriggio/serata. Stiamo parlando di una storia così intricata e complessa che per voi sarà impossibile smettere di leggere, quindi fidatevi di chi ha fatto questa pazzia: aspettate di avere 4-5 ore a disposizione, lo dico per la vostra salute mentale.

Il secondo consiglio riguarda alcuni dei temi presenti nel libro. JD Hurt ci ha abituati a leggere storie contorte, amorali e complicate. Se siete persone che non riescono a tollerare questo, non leggete questa storia. Le premesse ci sono tutte, ma io ne faccio un’altra: stiamo parlando di un Taboo Romance, un libro che ha alla base l’amoralità. Potreste ritrovarvi a leggere scene capaci di urtare la vostra sensibilità, quindi fatelo con consapevolezza e solo se pensate di poter reggere.

Detto questo, ora vi parlo di Il Conte di Long Island.
Tutto ha inizio più di trent’anni fa, a New York.
Le strade e i locali della Grande Mela sono governati dalla Mafia, da famiglie potenti e spietate che si fanno la guerra da sempre. Ogni famiglia controlla un territorio ma, nonostante una divisione apparentemente equa, la pace non è contemplata.

Tony Mancuso è il nipote bast*rdo di una di queste famiglie. Sua mamma, una principessa della mafia, è stata diseredata dalla famiglia quando è rimasta incinta di un uomo sconosciuto, e Tony è nato e vissuto in una catapecchia, alle prese con la povertà e la violenza.
Quando sua madre viene uccisa, quel bambino perde una parte di se stesso: la sua umanità.
Non solo si vendica dell’assissino della madre, ma trova una nuova casa nella dimora della famiglia Capascio, una delle famiglie che ha distrutto e cacciato i Mancuso dalla città.
A Tony non importa delle faide, l’unica cosa che gli interessa è crescere e sdebitarsi con i Capascio, proteggendo la loro principessa della Mafia: Dora Capascio.

In una notte ero diventato orfano e assassino. Ma compresi subito che non era questione d’odio nei suoi confronti, quando piuttosto il Fato. La morte di mia madre il non avere neppure conosciuto mio padre, il sangue fresco della mia prima vittima, il comportamento di mio nonno avevano tracciato il confine. Ero pronto per la mafia. Lo ero da sempre. In fondo non ero mai stato un bambino.

A diciassette anni Tony è un killer, si occupa delle persone che non pagano i debiti alla famiglia e, proprio per questo motivo, segue Dora in una palazzina della città, per recuperare i debiti.
Qui, però, la situazione precipita in un istante.
Un uomo minaccia Dora e, per salvarle la vita, Tony è costretto ad ucciderlo. Un brandello del suo cuore – lo stesso cuore che pensava fosse morto anni prima – piange per la morte dell’uomo, perché con quella pallottola Tony ha strappato un padre alla figlia, che si sente piangere dalla camera accanto.
Una bambina bellissima, un’anima che – dal primo istante – Tony sente affine alla sua, un’anima che giura di proteggere e tenere al sicuro per sempre.
E così viene alla luce Rose Capascio, presa da un appartamento della città quando era ancora una neonata e si chiamava Camille.

Il mattino dopo Tony parte per l’Honduras, convinto si tratti solamente di un lavoro per i Capascio, e di tornare in fretta a casa. Nulla di tutto ciò si realizza, perché viene tenuto prigioniero e torturato in ogni modo per diciassette anni, finchè non diventa un uomo potente che vuole solo una cosa: vendetta verso i clan di New York, i mandanti di tutto quello che ha passato.
Ora Tony Mancuso non esiste più. Quel ragazzino è morto e, al suo posto, è nato il Il Conte di Long Island.
Un uomo spietato, pericoloso e senza scrupoli.
Quale modo migliore per farla pagare ai clan, se non rapendo la dolce Rose Capascio?

È così. Capita persino ai migliori. Ci rassegniamo al fatto che l’incubo sia diventato sogno. E ci svegliamo per ritrovarci, contro ogni previsione, speranzosi. Vogliosi di farcela; persino se è accettato di amare il demonio.

Rose è pronta per la guerra. Non è debole, è cresciuta in un mondo pericoloso ed è disposta a tutto per ottenere la libertà, sia dal Conte di Long Island che dalla famiglia in cui è cresciuta, sentendosi più prigioniera, che membro.
Ora è nelle mani dell’uomo che sta creando problemi a New York. Dovrebbe odiarlo, e lo odia. Eppure ne è attratta come una falena con la luce; consapevole di essere attratta del pericolo, lo brama con ogni parte di sé.

Respingere quell’attrazione, quel legame viscerale che prova per Il Conte di Long Island è, per Rose, una sfida continua. Non vuole desiderarlo. Non vuole sognare il suo tocco o desiderarlo. Allo stesso tempo però non riesce a fermare la mente e il corpo, a impedirsi di cedere al Conte ogni singola volta. Lotta, si oppone, ma il suo corpo ha sempre la meglio, facendo vincere l’uomo che non sembra disposto a concederle una vera tregua. Sembra deciso a portarla allo stremo, al limite della sopportazione. Vuole la sua resa totale, che lei accetti e assecondi quel legame malato che entrambi sentono.
Farlo significa arrendersi. E questo non fa parte di Rose. Riuscirà a resistere all’uomo padrone dei suoi desideri, ma che odia più di tutto?

Come avrete notato vi ho parlato principalmente del legame tra Rose e Tony, ma per un semplice motivo: Questi due personaggi sono solo la punta dell’iceberg che è Il Conte di Long Island.
Tutto ha inizio dalla Mafia, dal dolore e dai desideri carnali. Questi sono alcuni degli aspetti che caratterizzano la relazione di questi due personaggi, ma non gli unici.
La componente mafiosa e gli intrecci famigliari fanno da padrone in questa storia. I Mancuso, i Capascio e le altre famiglie non sono solo un contorno, sono il fulcro di questo libro. Tutto ha una spiegazione, ma nessuno ha detto che la verità non sia pericolosa o faccia soffrire. Quando arriverà il momento della resa dei conti ogni segreto troverà la luce, ogni macchinazione e sotterfugio verrà svelato, dando il via ad una situazione ancora più intrigata e oscura.

Non amo che lui. Le sue cicatrici, il suo odore di uomo rovinato, le sue ossa. Quel suo essere ossessivo nei miei confronti. Amo anche la paura che mi provoca. E odio il sangue che ci separa.

JD Hurt ha uno stile sporco, duro e diretto. La dolcezza e la storia da favola non fanno parte de Il Conte di Long Island. Nei libri di quest’autrice non c’è traccia di amore puro e altruistico. Esiste solo l’amore malato, egoista e possessivo, quello pericoloso, totalizzante e viscerale.

Non troverete mai uomini gentili; la bontà è una debolezza e non possono permettersela. Sono consumati dalla vendetta, abituati ad ottenere ciò che vogliono senza problemi. Possono essere definiti l’uomo nero che affolla gli incubi dei bambini oppure il mostro che vive nel buio e rapisce le persone. Dai loro troni insanguinati pianificano attacchi, vendette e bagni di sangue. La loro ricchezza deriva dal dolore e dalla morte, ma questo non li scalfisce minimamente, ne gli interessa.
Tutto questo è Tony Mancuso, proprio a causa di chi è, del sangue che gli scorre nelle vene e di quello che ha subìto per diciassette anni.

Per poter vivere in questo mondo, è importante non mostrare paura e punti deboli. Rose potrebbe diventarlo; non era nei piani che si creasse questo legame, doveva essere solo vendetta. E questo mette a rischio l’unico desiderio di Tony.

Il Conte di Long Island ci presenta tantissimi personaggi, alcuni dei quali saranno i protagonisti dei volumi successivi della serie. Sono personaggi che nascondono mille sfumature e io non vedo l’ora di scoprirle tutte.
C’è chi vuole lasciare questo mondo, dire addio ai legami viscerali e sbagliati che prova. C’è chi è disposto a tutto per salvare chi ama, e chi deve rinunciare ai propri sentimenti per poter governare.
E poi ci sono io, che ammiro tantissimo quest’autrice proprio per il modo in cui non ha paura di scrivere storie amorali e sbagliate, con personaggi ambigui e pericolosi. E, soprattutto, di farlo a modo suo, con uno stile diverso da tutto ciò a cui siamo abituati.

Il Conte di Long Island

Il Conte di Long Island

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