Fragilità di Victoria Van Oosten

Fragilità

Titolo: Fragilità
Serie: Stand Alone, autoconclusivo
Autore: Victoria Van Oosten
Genere: Storico
Tipo di finale: chiuso
Narrazione:  terza persona
Data di pubblicazione: 16 dicembre 2019
Editore: Pubme – Collane Io me lo leggo

TRAMA:

Julie de Clerment sposa l’uomo di cui è profondamente innamorata nonostante sia conscia di essere stata scelta da Edmond Saint-Pierre con la testa e non con il cuore. Familiari ed amici cercano di dissuaderla temendo un esito infelice ma Julie preferisce amare che essere riamata. Edmond è troppo concentrato nell’intento di fare carriera politica per assecondare le fragilità sentimentali della giovane moglie, una carriera non facile da perseguire con la fine del Secondo Impero. A complicare l’armonia coniugale interferiscono le rispettive famiglie e amicizie non proprio disinteressate.

Fragilità

Fragilità di Victoria Van Oosten, mi ha lasciato l’amaro in bocca. Sono giunta al termine di questa lettura inveendo contro i protagonisti di questa storia, perché a conti fatti non sono in grado di amare.

Francia, 1873. Julie de Clerment, accetta di sposare Edmond Saint-Pierre. La narrazione in terza persona di questa storia, inizia con la festa data in occasione del loro fidanzamento.

Dopo una breve e discontinua frequentazione Edmond aveva sorpreso Julie, con un’inaspettata e prematura proposta di matrimonio. 

Lei aveva accettato senza esitare, perché già profondamente innamorata di Edmond per il quale, in verità, aveva già perso la testa la prima volta che lo aveva visto. 

Lui rappresentava in tutto e per tutto l’uomo dei suoi sogni. L’unico che le aveva suscitato delle emozioni e per il quale aveva avvertito distintamente una forte attrazione.

«…sarebbe stata bollata di stupidità per questa sua ostinazione a voler sposare un uomo che l’aveva scelta con la testa, e non con il cuore…»

Cosa prova Edmond Saint-Pierre veramente per Julie?

Questo interrogativo accompagna il lettore per tutta la durata della lettura e, l’unica risposta alla quale sono personalmente arrivata è che, sicuramente, non prova amore.

La sua decisione di sposarla è probabilmente legata a questioni pratiche: accrescere le sue possibilità di avanzamento nella carriera politica e, al momento che la dote di Julie è abbastanza considerevole, rendere meno precaria la sua situazione economica.

Consigliato da terze persone ad agire in tal senso, una volta convolati a nozze, si rende conto che le priorità di Julie, ormai diventata sua moglie, non coincidono assolutamente con le sue. Edmond è infatti, ossessionato dal voler assumere un ruolo di prestigio in Parlamento, lei vorrebbe soltanto passare molto tempo con il marito; lui, invece, ha tempo solo per il lavoro, per gli eventi mondani utili ai suoi scopi e per la sua famiglia di origine. 

Julie, soffre per questa situazione, si sente sola, non considerata e non amata a sufficienza, ma in pratica non fa niente per cambiare lo stato attuale delle cose.

«Preferisco condividere la mia vita con un uomo che amo profondamente, piuttosto che vivere magari con un buon marito ma senza slancio.»

Subisce, si sottomette, asseconda il marito, cerca di compiacerlo ma in cambio non riceve nulla. 

«La musica era stata il suo primo amore, ma la conoscenza di Edmond aveva assorbito ogni sua passione e, da quando era sposata, Julie aveva smesso del tutto di suonare.»

Lei non vuole guardare in faccia la realtà. Il suo essere arrendevole e poco combattiva, la rendono sempre meno interessante agli occhi del marito che intanto, inizia a non coinvolgerla più in decisioni fondamentali per la loro vita di coppia. Lui fa e lui disfa. Lei lo lascia fare, pur soffrendone.

Per Julie, l’unico modo di sfogare la sua frustrazione è quello di confidarsi con alcune sue amiche, più o meno tali, e con sua madre. Quest’ultima, in qualche modo, tenta di spronarla ma in pratica non sortisce grandi risultati.

Del resto le motivazioni che hanno spinto Edmond a sposarsi, non sono mai state quelle giuste. Lui non ha carattere e manca di quel coraggio necessario a riconoscere i propri errori. Lui è un uomo, ma in fondo non si può definire tale se non riferendosi in senso negativo alla sua umana Fragilità. Edmond è un essere debole, influenzabile, pieno di sé seppur incapace di prendere autonomamente qualsiasi decisione. 

«Nonostante il calore estivo non riusciva a scaldarsi, ma sapeva che il gelo che provava era quello dell’abbandono, della solitudine, dell’incertezza verso il futuro. Si sentiva come se la sua anima vagasse in una landa spettrale e nebbiosa, sobbalzando ad ogni scricchiolio e rumore sinistro, e il proprio corpo raffreddarsi come se nelle sue vene avesse smesso di scorrere il sangue.»

Julie, non sa amare se stessa, la Fragilità del suo temperamento, si ripercuote negativamente su di lei da tutta la vita. Da sempre, anche con le amiche d’infanzia,  non è mai stata in grado di imporre il suo pensiero, il suo volere e non ha mai ottenuto il rispetto che avrebbe meritato.  

Lei pensa di amare Edmond ma in fondo ama solo l’idea che si è fatta di lui.

Fragilità

Anche di fronte all’evidenza, tenta di giustificare le azioni del marito, che la tratta in modo superficiale, non ricambia le sue attenzioni arrivando ad umiliarla in più occasioni.

Delle importanti novità, renderanno sempre più evidente la Fragilità del rapporto tra i due protagonisti.

«Se Edmond l’avesse costretta a tornare alla vita di prima, sarebbe stato come subire una violenza peggiore di quella fisica e Julie non osava immaginare le conseguenze di un animo depresso e sconsolato.»

Victoria Van Oosten ha scritto una storia che lascia sgomenti, intristisce e non può essere accettata positivamente. Purtroppo, però, nel periodo storico in cui si svolgono i fatti, probabilmente rappresentava una realtà ampiamente diffusa e amaramente taciuta dalla società. Era la “normalità” una donna pronta a sottomettersi ad un marito irrispettoso con atteggiamenti da “padre-padrone”. Il matrimonio, non era condivisione, non veniva alimentato da sentimenti sinceri ma al contrario era un rapporto impari, all’interno del quale l’amore era spesso un sentimento malato, non corrisposto, o addirittura inesistente e sovente, sostituito dal risentimento e dall’odio.

Fragilità, non è un classico romanzo storico che parla del grande amore, anzi racconta tutto ciò che non  deve esserci in un matrimonio e contiene un importante messaggio di denuncia, relativo alla debolezza e alla fragilità propria di molte donne vissute in quell’epoca. 

Victoria Van Oosten, scrivendo con garbo ed eleganza, attacca senza urlare, accusa senza additare, ferisce senza colpire. Il lettore si renderà conto di essere giunto alla parola fine avendo emesso da sé un verdetto di colpevolezza; una sua personale condanna emessa, non contro un solo personaggio ma contro tutti quelli presenti nella storia, nessuno escluso. 

Perché, tutti loro, in fondo, sono punibili, colpevoli, per la loro Fragilità.

Una lettura che non mi ha fatto vibrare il cuore come avrei voluto, perché non sono riuscita a trovare tra le righe le emozioni provate dall’autrice.

Prima di salutarvi, mi permetto di aggiungere una mia osservazione personale , che mi è venuta in mente leggendo Fragilità:

Se qualcuno ti chiede sempre perdono, forse potrebbe essere meritevole di riceverlo, ma molto probabilmente non è il degno destinatario del tuo amore.

 

 

 

 

 

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