Blu di Chartres

Blu di Chartres di Cristiano Pedrini

Blu di Chartres

Titolo: Blu di Chartres
Serie: Stand Alone, autoconclusivo
Autore: Cristiano Pedrini
Genere: Narrativa Storica, MM
Tipo di finale: Chiuso
Narrazione: Terza persona
Data di pubblicazione: 26 maggio 2020
Editore: FDBooks
Trama:
La nuova Europa che uscirà dalla guerra avrà bisogno di idealisti e sognatori, come Jari e di persone coraggiose come lei, caro Edler…

Il tenente della Wehrmacht Edler von Daniels giunge a Bratislava senza immaginare che non sarà la guerra, scatenata dalla Germania, a sconvolgere la sua esistenza.

Il suo senso del dovere verrà messo a dura prova dall’incontro con Jari Nyberg, il nuovo console di Svezia, un giovane che non accetta di essere costretto nelle rigide regole del protocollo e della diplomazia, scatenando timori ed incertezze in chi lo circonda.

Il carattere irruente di Jari e la sua ironia mal sì addicono a quello sguardo, capace di mostrare un tono ceruleo dall’intensità così perfetta da indurre a far credere al giovane ufficiale tedesco che il cielo sia disceso in terra. Il loro incontro li costringerà a superare la reciproca diffidenza, alimentando la speranza che potranno vivere, a guerra finita, in un mondo assai diverso.

Cristiano Pedrini con il racconto Blu di Chartres ci porta indietro nel tempo facendoci approdare a Bratislava durante il triste periodo dell’occupazione nazista.

Le vicende narrate coinvolgono i due protagonisti, Edler von Daniels e Jari Nyberg, e il loro amore. Un amore prezioso da proteggere con ogni mezzo dai rischi distruttivi della guerra. 

Il ballo d’autunno che si svolgeva ogni anno nella sala ricevimenti dell’ambasciata reale di Svezia, segna l’inizio della storia. 

Tra i vari personaggi di spicco, ci sono diversi esponenti dell’esercito del Terzo Reich,  e quuesto è un chiaro segnale della difficile situazione che sta attraversando l’Europa.

«…la presenza nella capitale dell’esercito del Terzo Reich, era un’ombra che poteva in ogni modo e tempo avvolgere chiunque fosse ritenuto colpevole di non dimostrare sufficiente collaborazione alla vittoria finale, o che complottasse per minare il rapporto di amicizia che legava i due Paesi.»

La presenza tedesca sul territorio è sempre più pressante e l’ambasciatore Filip Nyberg, scorgendo la presenza del colonnello Thomas Rainer, inizia a temere per la propria incolumità ma soprattutto per quella di suo figlio .

Tali timori sono fondati perché il colonnello Thomas Rainer è stato inviato a Bratislava proprio per indagare su un possibile coinvolgimento dell’ambasciatore in attività antinaziste perpetrate a sostegno della Resistenza. Adesso, che ha trovato le prove si è recato alla festa per far ordinare all’ambasciatore di lasciare il suo incarico a Bratislava.

«“Devo anticiparle che lei non è più una persona gradita in questo Paese, non dopo le prove che ho raccolto, per questo le chiediamo ufficialmente di rientrare a Stoccolma. Inviteremo il suo governo a designare un nuovo ambasciatore.”»

Il colonnello è stato accompagnato al ricevimento dal tenente Edler von Daniels, che in quell’occasione incontra per la prima volta, il figlio dell’ambasciatore Nyberg.

Edler resta molto colpito da quel giovane e dal carattere per niente arrendevole che lo contraddistingue.

«“È un vero peccato. Bratislava è un luogo ricco di fascino, nonostante la vostra presenza e la guerra, ovviamente.”»

L’ambasciatore viene costretto a fare ritorno a Stoccolma quindi tutti i progetti per liberare la capitale dai nazisti sembrano dover subire un brusco arresto.

Jari Nyberg, non ha intenzione di lasciare tanti innocenti nelle mani spietate dei tedeschi. Per queste ragioni, nonostante la sua giovane età, decide di prendere il posto di suo padre, almeno fino all’arrivo del sostituto designato.

Jari si trova a dover affrontare con coraggio la diffidenza dei dipendenti dell’ambasciata ma soprattutto le pressioni e la sorveglianza del colonnello Rainer che non sembra riporre in lui alcuna fiducia.

«Ora era davvero solo! Quella sua idea assurda si era concretizzata nell’arco di poche ore, forse anche grazie a quel paragone che lui stesso aveva espresso con altrettanta chiarezza: non amava affatto il ruolo dell’agnello sacrificale, ma aveva suo malgrado dovuto accettarlo per riuscire a tenere in vita quanto suo padre aveva costruito.»

A complicare la situazione c’è la presenza destabilizzante del tenente Edler, che dimostra nei suoi confronti delle attenzioni eccessive.

Fidarsi, quando la paura e la diffidenza si sono insinuate nell’animo, sembra impossibile. 

«“Davvero mi stavo spingendo fino a questo punto? Mi sforzavo di convincermi di aver visto qualcosa di diverso, di aver udito delle parole pronunciate con un calore del tutto differente da quello che abitualmente si sarebbe potuto udire da un ufficiale tedesco… Ma era tutto reale, oppure si trattava solamente di un’illusione generata dalla mia mente per alleviare quel senso di solitudine che mi stava accompagnando?”»

Ma quando entrano in gioco i sentimenti, affidarsi all’istinto del cuore diventa naturale.

Del resto, le intenzioni di Edler sembrano sincere e in diverse occasioni dimostra a Juri di agire con l’unico scopo di proteggerlo. 

Edler è rimasto incantato dagli occhi di Juri, occhi, che gli trasmettono amore e che possiedono un colore unico, difficile da replicare. Blu, come il Blu di Chartres.

Un colore che gli appassionati di storia dell’arte sanno appartenere ad una nota cattedrale francese, possiede delle particolari vetrate che le conferiscono un colore celestiale, simile a quello del paradiso.

Blu di Chartres

Edler e Juri hanno, l’uno per l’altro, la medesima attenzione che si presta a ciò che si ha di raro e prezioso e che, per questo, deve essere preservato a tutti i costi. Loro, sapranno andare oltre le apparenze e, grazie all’amore, troveranno il coraggio di sfidare la paura pur di riuscire proteggersi a vicenda. 

«“Dovresti sorridere più spesso. Sai sprigionare una forza capace di farmi dimenticare anche la guerra…”»

Cristiano Pedrini ha tinto di colore e speranza uno dei periodi più grigi e cupi della nostra storia, ribadendo che, con l’amore, ogni ostacolo può diventare più facile da superare. 

L’autore, come sempre, è stato molto attento ai dettagli. Ha fornito la narrazione di puntuali descrizioni che permettono al lettore di contestualizzare e rendere più reali le vicende dei protagonisti. Ma, Cristiano Pedrini è stato altrettanto bravo nell’inserire tali parti descrittive in modo da non appesantire il racconto, tant’è che la lettura risulta scorrevole e molto piacevole.

I fatti storici non sono per niente sminuiti ma anzi perfettamente inseriti nella romantica cornice che porta alla scoperta di nuove emozioni e nuovi sentimenti.

Blu di Chartres è un ottimo racconto che conferma le qualità di questo autore.

«“Così il blu di Chartres è stato preservato per i posteri….”»

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